E’ bastato dare voce alla stragrande maggioranza dei cittadini di Brindisi, indignati per lo stato di degrado in cui versa la città, per svegliare amministrazione comunale, organi di controllo e la stessa Società affidataria del servizio di igiene urbana dal torpore in cui erano sprofondati. Quanto sopra stante le determine dell’amministrazione e le attività messe in campo mai così frequenti ed intense come in questo periodo. Potremmo tirare un sospiro di sollievo se non fosse per il fatto che il brusco risveglio di chi ci amministra ha determinato la solita difesa d’ufficio puntando il dito contro la cittadinanza accusata di essere l’unica artefice dello stato di degrado. Di contro, in una nota l’amministrazione chiede al D.E.C. la calendarizzazione e l’esecuzione degli interventi fatto alquanto insolito considerato che il Direttore Esecutivo di Contratto è figura pagata dai contribuenti proprio per controllare affinché quanto previsto dal capitolato d’appalto venga eseguito correttamente con l’impiego di uomini e mezzi, secondo le modalità stabilite e le tempistiche. Se trattasi di inadempienza sarebbe il caso che qualcuno a Palazzo di città ne desse debito conto ai cittadini/contribuenti in quanto risulterebbe alquanto paradossale che il “controllore” debba essere “controllato” ma soprattutto qualcuno dovrebbe chiedere scusa per le responsabilità che hanno determinato anche solo in parte lo stato di abbandono in cui versano varie parti della città. La puntuale applicazione del capitolato d’appalto in uno con una campagna di sensibilizzazione e coinvolgimento della cittadinanza ed una più efficace azione di contrasto alle violazioni possono determinate sicuramente effetti positivi nell’interesse di tutti. Sul fronte della comunicazione riteniamo inaccettabile, oggi così come in passato, che il gestore del servizio di igiene urbana oltre a pubblicizzare legittimamente i propri interventi avvii contestualmente una discutibile campagna social e mediatica contro la città. Auspichiamo trattasi di un incidente di percorso nel caso contrario ai cittadini sarà garantito il necessario diritto di replica.
Giuseppe Zippo – Presidente provinciale ADOC