Dalla segreteria provinciale Cisal Chimici riceviamo e pubblichiamo il seguente comunicato con riflessioni molto critiche sull’operato del sindaco di Brindisi rispetto alla vicenda Versalis, con il «caustico» invito di pensare al dopo Rossi.
«Quando pensavamo fosse giunto l’epilogo di una triste pagina di storia cittadina, dato che soggetti altamente rappresentativi del Governo e del Ministero dell’Ambiente hanno sostenuto la fondata necessità della ripartenza della Versalis, non sussistendo a Brindisi alcuna emergenza ambientale, abbiamo, invece, registrato, in occasione della recentissima conferenza stampa, annunciata in pompa magna con tanto di collegamento Facebook, la stucchevole prosecuzione di una inutile sceneggiata. Onestamente erano in tanti ormai a non aspettarsi grandi novità, e tra questi probabilmente anche i più stretti consiglieri del Sindaco. La figuraccia rimediata durante l’incontro svoltosi in remoto in Prefettura, alla presenza di autorevoli convenuti che, in maniera trasversale ed unanime, hanno stigmatizzato l’inappropriatezza del percorso intrapreso dal Sindaco, delinea l’immagine di una amministrazione alle corde. Significativo rimane il minuzioso appunto tecnico del dirigente ministeriale, nonché estensore della procedura AIA Eni Versalis, che, sulla base di inequivocabili riferimenti normativi, ha sconfessato i fragili argomenti di un ammutolito addetto comunale, cui nemmeno il “Sindaco della Provvidenza” è riuscito a prestare soccorso. Il Tavolo Prefettizio, da noi richiesto, ha confermato l’opportunità di salvaguardare lo sviluppo industriale della città, sempre più indispensabile alla tenuta economica del territorio.
Questa considerazione ha indotto il Sindaco, Ingegner Rossi, ad assumere un atteggiamento collaborativo, vista la disponibilità offerta dall’intero panorama politico presente in quella sede a concedergli una benevola via di uscita, quale la inevitabile revoca dell’Ordinanza, in un bonario incontro avvenuto poche ore dopo, atta a scongiurare una milionaria azione risarcitoria. Lo sfogo del Primo Cittadino durante la conferenza, consistito in confuse e contorte argomentazioni ( definite elucubrazioni mentali proprio dal quel sindacato di cui Egli stesso, nel corso di un consiglio comunale monotematico, si è vantato di avere fatto parte ), è sfociato in uno sgarbato attacco agli stessi rappresentanti sindacali, non ritenuti seri interlocutori dell’amministrazione comunale. Particolare bersaglio del Sindaco è stato un qualificato collega ed esponente sindacale della Femca Cisl, fatto oggetto di una incontrollata e sconcertante invettiva, per avere evidenziato, con noi tutti, i due anni di fallimenti amministrativi che hanno messo in ginocchio l’intera città. La nostra organizzazione, al contrario di quanto il Sindaco pensa, nutre massimo rispetto per le Istituzioni, ma non può fare a meno di considerare l’attuale Amministrazione non più rappresentativa di un territorio ormai lacerato. Questo sindacato non può evitare di manifestare il proprio forte dissenso per come il Sindaco ha affrontato i problemi cittadini, a differenza di quanto hanno invece fatto in altre realtà POLITICI di alto spessore. Le mancate ed inevitabili dimissioni da parte del Primo cittadino si spiegano solo con il timore di perdere un lauto trattamento remunerativo in un periodo di crisi economica. La Cisal Chimici ritiene doveroso ringraziare Sua Eccellenza il Prefetto di Brindisi che con sapiente regia ha coinvolto istituzioni, politici, associazioni sindacali e datoriali traguardando obiettivi comuni all’interesse generale, in una vicenda che, come desumiamo dagli strascichi ancora in essere, stava assumendo toni progressivi di tensione sociale».
Massimo Pagliara – Giovanni Mavroidis – Andrea Genoino – Cisal Chimici Brindisi