Autore: Attualità IN EVIDENZA

Unisalento: a Brindisi l’evento Upranational Democracy Dialogue

L’Università del Salento ospita giovedì 18 e venerdì 19 maggio, a Brindisi, presso il Salone della Provincia, una nuova edizione di questo evento, unico nel suo genere finalizzato a riunire studiosi di ogni estrazione, funzionari internazionali, esponenti della società civile e pensatori innovativi per discutere le sfide più significative che l’umanità sta affrontando. In quest’ora buia, è difficile smettere di pensare alla guerra e a come essa scuota le radici stesse della convivenza civile nella comunità internazionale, così come i fondamenti stessi del diritto internazionale. Dopo la pandemia e a seguito del continuo deterioramento dei beni pubblici globali, non si immaginava che le cose potessero andare peggio, eppure è accaduto. Tuttavia, costruire la pace e la comprensione tra i popoli, lavorare sulle modalità di adozione di scelte condivise nell’interesse comune è più importante che mai, così come mantenere vivo lo spirito che ci porta a credere che un mondo diverso sia possibile

La gran parte dei problemi e delle sfide sono oggi globali – il cambiamento climatico, l’inquinamento da plastica negli oceani, la perdita di biodiversità, ma anche le ondate migratorie, le guerre, le carestie, la minaccia alla democrazia che arriva dall’uso distorto e manipolativo della comunicazione sui internet. Queste sfide sono ben al di là della portata degli Stati nazionali e alle volte della stessa Unione europea, che rappresenta tuttavia il fenomeno più avanzato di democrazia nella sfera sovranazionale. Le istituzioni globali sono imperfette, create molti decenni fa per un mondo di nazioni sovrane. La globalizzazione della finanza, dei mercati, dei social media – oltre che delle emergenze, come la pandemia – richiede la globalizzazione dei diritti ed una governance adeguata. I dialoghi sulla democrazia sovranazionale, inaugurati nel 2018 (e tutti integralmente su YouTube) sono divenuti un punto di riferimento per una rete di studiosi e di organizzazioni della società civile che vogliono discutere insieme non di problemi, ma di soluzioni. L’evento è l’unico al mondo in cui si discute di democrazia e di global governance, più in generale di partecipazione e cittadinanza attiva nella sfera oltre i confini. L’edizione 2023 sarà incentrata sulle caratteristiche democratiche e sugli strumenti di governance che potrebbe essere applicato a qualsiasi livello di governo dal locale al globale, quelli che sono, in una parola, “scalabili”. Le sette sessioni saranno dedicate a: (I) la costruzione di una sfera pubblica politica oltre frontiere; (II) le assemblee cittadine e la partecipazione civica; (III) la democrazia digitale e l’impiego utile dell’intelligenza artificiale; (IV) il contenzioso per il promozione dei diritti collettivi; le organizzazioni di integrazione regionale e il multilateralismo; il bilanciamento degli interessi in conflitto come responsabilità della politica e dei giudici.

La principale differenza rispetto alle precedenti edizioni è l’attenzione sugli strumenti anziché sulle aree tematiche. Pertanto, ogni sessione potrebbe toccare diverse materie in quanto casi di studio o essere utile per tutte in modo orizzontale. In ogni sessione interagiranno studiosi, attivisti e funzionari internazionali, e in ciascuna si prevede un dibattito con il pubblico, con l’obiettivo di ampliare la prospettiva e favorire il germogliare di idee nuove fuori dagli schemi. Poiché la principale fonte di ispirazione è l’agenda 2030 delle Nazioni Unite, vale la pena di sottolineare come gli obiettivi dello sviluppo sostenibile siano tutti interconnessi. In particolare, l’obiettivo 17 “Partnership per gli obiettivi” sia la chiave per liberare il potenziale di ciascuno di essi. Democrazia e buongoverno sono uno strumento necessario per realizzarli tutti. Ciò che rende particolarmente interessante l’edizione 2023 è il ricco elenco di partecipanti e di partner internazionali pubblici e privati, come le basi UNGSC, UNHRD, la Fondazione Robert Triffin International, il movimento Atlas, Democracy Without Borders, The Streit Council for a Union of Democracies, Il centro studi CesUE, la testata Euractiv.it, la Democracy School, i Gruppi di interesse sul Diritto internazionale dell’Economia (SIDI DIEcon) e sui Diritti Umani (DIEDU) della Società italiana di Diritto internazionale e dell’Unione europea (SIDI); l’Associazione Italiani degli studiosi di Diritto dell’Unione europea (AISDUE- Forum sulla Proiezione Internazionale dell’Europa Unione-PIUE.

Tra i partner, gli organizzatori dell’evento sono particolarmente grati alla Maison Jean Monnet – Centro di formazione del Parlamento europeo a Parigi, che ha ospitato il 6-7 aprile un seminario preparatorio sulla democrazia sovranazionale europea come modello per la partecipazione dei cittadini al di là delle frontiere e che ospiterà l’intero evento in streaming sulla sua pagina Facebook e alla Democracy and Culture Foundation che ogni anno organizza ad Atene l’Athens Democracy Forum, in partnerhip con il New York Times. Il nostro auspicio è che l’appuntamento di Brindisi possa diventare altrettanto noto, come complementare a quello di Atene, quello in cui si discute di democrazia innovativa nella dimensione transnazionale e sovranazionale. La presenza a Brindisi di un evento così importante dell’Università del Salento ne conferma l’intenzione di farne un hub internazionale in cui concentrare le attività legate ai temi della pace e della cooperazione internazionale.

Sito: https://conference.unisalento.it/ocs/index.php/sdd2023/sdd2023

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