«Il Sindacato Cobas è allarmato dal fatto che nella STP manca la democrazia sindacale e la Costituzione Italiana è rimasta alla porta. Ad un gruppo di lavoratori che hanno costituito un Cobas all’interno della azienda la direzione della STP ha risposto che non c’è possibilità di nessun tipo di dialogo perché riconoscono solo i sindacati confederali». Lo afferma stamane in una nota Bobo Aprile per il sindacato Cobas. «La stessa Corte Costituzionale – continua Aprile – è intervenuta più volte, ribadendo e ritenendo cessato da tempo il monopolio della rappresentanza, visto che anche il Cobas è una organizzazione sindacale riconosciuta e dotata di personalità giuridica come novella l’articolo 39 della Costituzione Italiana. Leggi vecchie di 50 anni , ormai profondamente superate dagli avvenimenti reali , continuano ad essere applicate nel Medioevo della STP. Questa situazione assurda ha cancellato di fatto la contrattazione di secondo livello, elemento fondamentale per i lavoratori per portare a casa qualche risultato normativo ed economico. Pur svolgendo la stessa mansione la differenza retributiva con i colleghi di Sud Est e STP Lecce va dai 200 euro ai 500 euro. I meccanismi poco chiari di gestione dei sinistri e relativi premi di produzioni portano secondo noi ad una discriminazione tra lavoratori. Questa situazione, come tante altre, può essere chiarita solo con una discussione sindacale con l’azienda; il confronto su una serie di temi non è mai esistito all’interno della azienda provocando un malumore perenne tra i dipendenti. Ci sembra inoltre che il Consiglio di Amministrazione della STP ed il Presidente stesso – accusa il Cobas – abbiano affidato troppe cose nelle mani del direttore della STP. Stiamo valutando con i nostri legali la possibilità di evidenziare , qualora ne esistano le condizioni, situazioni anomale sotto il punto di vista giuridico. Alla STP i sindacati confederali hanno impedito fino ad oggi elezioni democratiche per eleggere le RSU (rappresentanze sindacali unitarie) e gli RLS (rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza); il Cobas contrappone una discussione tra i lavoratori per arrivare tra qualche mese ad indire le elezioni per le RSU ed RLS. Insomma a votare i rappresentanti interni sindacali e sulla sicurezza in modo diretto. Intanto non daremo tregua alla STP ed al finto torpore sindacale rivendicando i legittimi diritti dei lavoratori; rivolgiamo uno sguardo particolare alle condizioni di sicurezza dei mezzi , ai turni di lavoro disagiati e spesso massacranti, che potrebbero mettere a rischio autisti e passeggeri. Intanto un silenzio colpevole pervade l’azienda dove le legittime richieste dei lavoratori vengono spesso sanzionate con contestazioni disciplinari. Ci sembra che questa chiusura alla discussione sia più una volontà a reprimere la voce dei lavoratori e a mantenere in piedi caste sindacali che traggono vantaggi da questo tipo di situazione. Il Cobas di Brindisi incontra il Governo, Regione , Province e Comuni, decine e decine di aziende, ma non può incontrare la STP. L’impegno del Cobas – conclude la dura nota di Bobo Aprile – è quello di cancellare l’oscurantismo della STP su cui ci nascono anche seri dubbi. Lo faremo attraverso la partecipazione democratica dei lavoratori, cosa che oggi viene profondamente avversata dalle aziende».
Un dialogo «impossibile» tra Società Trasporti Pubblici e Cobas
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