Autore: Cronaca IN EVIDENZA

Torre Testa: cantiere abusivo sequestrato a due passi dal mare

Non è sfuggito all’attenzione dei Carabinieri Forestali della Stazione di Brindisi, in pattugliamento lungo la strada litoranea Nord del capoluogo (in località Torre Testa, direzione Apani) un cantiere edile, risultato abusivo dagli immediati accertamenti. I Militari si sono insospettiti alla vista di una recinzione con telo ombreggiante che occultava una proprietà dal lato mare della strada, dalla quale provenivano distintamente rumori di attrezzi e macchine operatrici, mentre all’ esterno non vi era alcun cartello indicatore di lavori in corso. All’arrivo dei Carabinieri Forestali, gli operai edili presenti nella proprietà si sono dati immediatamente alla fuga, lasciando sul posto tutte le attrezzature, i materiali, gli accessori utili per i lavori edili in corso d’opera: sacchi di cemento, reti di armature, secchi di collante per piastrelle, secchi di vernice per intonaco, martelli pneumatici, smerigliatori, rotoli di guaina bituminosa, cavalletti e impalcature, e tanto altro.

Tutto questo, invisibile dalla strada, e tutto sottoposto a sequestro preventivo penale, in attesa degli esiti della prosecuzione delle indagini, volte ad identificare la ditta esecutrice dei lavori e gli operai, sulla cui regolarità sussistono fondati dubbi. Insieme agli attrezzi ed ai materiali è stata sequestrata tutta l’area di cantiere, della superficie di 2.600 metri quadri, a ridosso della spiaggia; i lavori stavano interessando un vecchio fabbricato (pure abusivamente costruito), parzialmente crollato, con opere di ampliamento e rimodulazione dei locali, per crearvi presumibilmente una struttura turistico-residenziale: per tutto questo, nessun titolo abilitativo. Il luogo, oltre ad essere soggetto a vincolo paesaggistico  (per cui occorre specifica autorizzazione che corredi il permesso di costruire), in quanto rientrante nel “territorio costiero compreso in una fascia della profondità di 300 metri dalla linea di battigia”, interessa parzialmente anche il demanio marittimo.

Dagli accertamenti è risultata proprietaria dell’ immobile abusivo e dell’ area una signora 77enne, che, pertanto, è stata deferita alla Procura della Repubblica di Brindisi, in concorso con altre persone ancora da identificare, per intervento edilizio in assenza del prescritto permesso di costruire in area vincolata, ai sensi dell’ art. 44, comma 1, lett. c) del Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001 (“Testo Unico dell’ Edilizia e dell’ Urbanistica) e dell’ art. 181, comma 1, del Decreto legislativo n. 42 del 2004 (“Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio”).

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