Fin dalla sua costituzione, lo scopo primario dell’area marina protetta (AMP) e riserva naturale dello stato (RNS) e Oasi WWF di Torre Guaceto è stato quello della conservazione della Natura, che deve necessariamente tenere conto della presenza umana e delle attività collegate alla nostra vita. In linea generale, per raggiungere l’obiettivo dobbiamo utilizzare le risorse in maniera razionale, tenendo conto degli equilibri ecologici con interventi rispettosi dell’ambiente e in particolare proteggendo direttamente specie ed ecosistemi all’interno di parchi e aree protette. A sostegno di tutto ciò, sono stati creati degli strumenti atti a favorire la conservazione e lo sviluppo sostenibile, come la Legge Quadro sulle Aree protette (Legge 394/1991), la Direttiva Habitat (1992/43/CEE) sulla conservazione degli habitat naturali, la Direttiva Uccelli concernente la conservazione degli uccelli selvatici (2009/147/CE). Tali strumenti si sono rivelati efficaci ed utilissimi anche per la costituzione di nuove aree protette e di una sorta di Rete ecologica che li unisce. Torre Guaceto è nata per proteggere gli habitat prioritari (stagni, dune, macchia mediterranea, boschi, canneti) e il mare antistante le sue coste, ma ha anche integrato molte aree agricole nel proprio perimetro, perché funzionino da zona cuscinetto per armonizzare le attività dell’uomo con la protezione della Natura. Il consorzio di gestione ha sempre messo in primo piano questi obiettivi, rispondendo prontamente alle leggi e direttive, con azioni pratiche ed immediate. Basti pensare alla creazione del chiaro d’acqua per ripristinare una zona umida che si stava perdendo, all’apertura dei centri recupero tartarughe marine e fauna selvatica; alla pesca che si pratica oggi (piccoli pescherecci locali, pochi giorni di pesca, reti a maglie larghe) rispetto a quello che si praticava prima del 1991 (pesca a strascico e con la dinamite, contrabbando); alla produzione di olio biologico da olivi secolari, prima considerata residuale; alla coltivazione di varietà tradizionali di pomodoro (pomodoro fiaschetto di Torre Guaceto, Presidio Slow Food).
Per meglio raggiungere i propri obiettivi, nel piano di gestione della Riserva Naturale dello Stato, approvato con D.M. del 28 gennaio 2013, il Consorzio ha rilevato la necessità di ampliare ancora l’area protetta lungo la costa a sud est e a sud ovest. Per quanto concerne gli habitat presenti nel territorio di Carovigno, il loro valore è stato confermato con l’inclusione dell’area individuata per l’ampliamento nella ZSC (zona speciale di conservazione) Torre Guaceto Macchia San Giovanni il 12/11/2020, mentre nella zona sud, territorio di Brindisi, la presenza di stagni temporanei e habitat di duna è fortemente minacciato da trasformazioni operate dall’uomo, soprattutto sulla costa. Infatti, allo stato attuale, è in corso un procedimento penale per le trasformazioni effettuate per attività commerciali, che vanno a compromettere anche il lavoro svolto finora. A seguito dell’approvazione del piano di gestione, è stato avviato l’iter necessario per avanzare al Ministero dell’Ambiente la proposta di ampliamento della riserva; con nota del 29/04/2015, il Consorzio ha trasmesso al Ministero dell’Ambiente la proposta di modifica del perimetro della Riserva Naturale dello Stato “Torre Guaceto”. Dopo un lungo iter nell’ambito del quale ha chiesto e ottenuto numerose integrazioni, il Ministero dell’Ambiente ha elaborato la bozza del decreto, chiedendo al Consorzio di farsi da tramite presso i due Comuni competenti, Brindisi e Carovigno, ai fini dell’ottenimento di un ulteriore parere (i due Comuni avevano già espresso il loro parere favorevole). Il Consorzio ha trasmesso la richiesta ai Comuni alla fine del 2020 senza ricevere ancora alcuna risposta. L’avvicinarsi della stagione estiva rende ancora più urgente l’ampliamento. L’inserimento di queste aree nel perimetro della riserva e la conseguente destinazione d’uso agricola impedirà nel futuro speculazioni su tali aree costiere che verranno protette attraverso lo strumento del regolamento della riserva. Per quanto esposto, chiediamo al Sindaco di Brindisi, ing. Riccardo Rossi e al commissario prefettizio del Comune di Carovigno, dott.ssa Maria Antonietta Olivieri, di dare impulso all’iter amministrativo necessario per l’approvazione dell’ampliamento della Riserva Naturale dello Stato di Torre Guaceto, passaggio endoprocedurale necessario affinché il Ministero della Transizione Ecologica emani il decreto di ampliamento.
NOTA SOTTOSCRITTA DA: WWF Brindisi ONLUS; ARCI Brindisi; Associazione Culturale Buon Senso; APS Liberi di…; Effetto Serranova; Enpa Latiano; Eterea l’albero della vita; Federalberghi; Forum Ambiente Salute e Sviluppo; Gli Amici di Snoopy; ISDE medici per l’ambiente; Italia Nostra Brindisi; L’ambiente che vogliamo APS; Lega del Cane; Legambiente Brindisi; No Al Carbone Brindisi; Oasi del cavallo; Oipa Brindisi; Puglia Hortus; PuliamoIlMareBrindisi; Salute Pubblica; Slowfood Puglia; Quattro Zampe nel Cuore.