(g. s.) – Avevo scritto un «pistolotto» sulla dignità e sul decoro urbano e poi l’ho cancellato per andare al sodo, perché per capire determinate cose bisogna almeno intuirle, comprenderle, riuscire a vederle, cosa che evidentemente … E’ talmente scontato che un turista voglia visitare e ammirare le vestigia della città dove si trova che è elementare renderli fruibili. E quindi veniamo al sodo: gli scavi sottostanti il Nuovo Teatro «Giuseppe Verdi» di Brindisi. Qui il Covid-19 non c’entra nulla e sarebbe bene non tiralo in mezzo a sproposito poiché sono chiusi da tempo. L’Amministrazione comunale, in base agli accordi con la Soprintendenza, avrebbe dovuto indicare la soluzione organizzativa necessaria per partecipare attivamente (come intendeva fare) all’apertura del sito archeologico. Indicazioni che non ci sono state per cui gli scavi sono visibili solo attraverso le cancellate, per altro arrugginite. Sai che figurone!
Tramite l’ufficio stampa del Comune di Brindisi, il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi ci ha fatto avere copia della nota che l’Amministrazione comunale ha inviato il 7 luglio 2020 alla stessa Soprintendenza, che però non hai mai risposto.