E’ scontro politico sulla TARI, tra verità (vere o presunte) e tariffe. Dapprima la sortita del consigliere di opposizione Carmela Lo Martire, poi la replica di Brindisi Bene Comune, ossia il movimento di riferimento del sindaco di Brindisi Riccardo Rossi. Ecco le due posizioni, esplicitate con le note stampa diffuse in mattinata.
CARMELA LO MARTIRE – Poi possiamo (possono …) trovare tutte le parole di questo mondo ma che questa amministrazione abbia sconfessato molte delle sue promesse elettorali e delle parole date è un fatto incontrovertibile: ieri, il Consiglio Comunale, con presente molto virtuali, ha approvato le tariffe ai fini della Tassa sui rifiuti (TARI) per l’anno 2020 ipotecando il futuro della città. Fino ad oggi molti sono stati i numeri (nel senso letterale del termine) che sono stati dati e per questo ho ritenuto opportuno acquisire dati certi sia dall’Ufficio Ambiente che dai Servizi Finanziari e poi confrontarli fra loro. Questo il tragico (e non per dire!) risultato. Iniziamo dall’anno 2019 dove vediamo che, a fronte di una previsione di €. 23.841.454,11, abbiamo una spesa del ciclo dei rifiuti di €. 26.308.794,72. Eppure quando la sottoscritta diceva, in fase di previsionale che, si stava sottostimando il capitolo è stata presa (letteralmente !!) a male parole: che brutto avere ragione … Sono ben 2 milioni e mezzo di differenza che, sia in parte come aumento di TARI che come fiscalità locale e/o risparmio di spesa per altri servizi, graveranno sui cittadini: ma non dovevamo abbassarla questa tassa perché eravamo bravi e gli altri sporchi, cattivi e, soprattutto, disonesti? Ma continuiamo a far parlare i numeri … Nel bilancio di previsione 2020 il costo del ciclo dei rifiuti è stimato in Euro 27.113.726,16 poco meno del 2021 (26.448.562,81 ) e 2022 (€. 26.448.562,81). Una differenza, rispetto al piano di riequilibrio, in cui il preventivo stimato era di 24.568.000 a dir poco devastante: un maggior costo di circa €. 2.700.000,00 che mina alle basi il piano di riequilibrio stesso ed avrà un forte impatto sul costo TARI. Su questo risponda l’amministrazione, sulle promesse vane e sul futuro che ci attende non tirando a campare!
BRINDISI BENE COMUNE – Facciamo un po’ di chiarezza su tante falsità e informazioni volutamente alterate in pieno stile da “campagna elettorale facile facile”. La tassa sui rifiuti che riceveranno i brindisini nel 2020 è la medesima dello scorso anno, così come approvato ieri in Consiglio comunale, in virtù della deroga prevista dal DL Cura Italia (art. 107 c. 5). L’eventuale conguaglio che emergerà nel piano economico finanziario da approvare potrà essere spalmato nei prossimi tre anni a partire dal 2021. Intanto per agevolare le attività che hanno subito il lockdown, con notevoli difficoltà economiche in questo periodo di Covid-19, il comune di Brindisi ha abbattuto del 5% al 35% la parte variabile delle aliquote tari alle utenze non domestiche, in funzione dei periodi di chiusura. Con il nuovo regolamento TARI, sempre approvato ieri, per venire incontro alle famiglie meno abbienti il Comune ha previsto la riduzione della parte variabile della tariffa Tari del 20% ai nuclei con 5 componenti e con Isee fino a 10.000 € e sempre con attenzione ai disagi delle famiglie, si prevede di destinare annualmente delle risorse che verranno gestite attraverso bando annuale pubblicato dall’ente. Rispetto al ricorso al Tar strumentalizzato dal Consigliere Quarta, vi è da chiarire che la Giunta Comunale (con delibera 165 del 22/05/2020) ha deciso di aderire ad una class action promossa da Anutel e di ricorrere al Tar per impugnare la deliberazione n.158 del 5/5/2020 dell’Arera, poiché la stessa, senza alcun mandato di legge, ridisegnando le competenze in materia di riduzioni tecniche ed agevolazioni fiscali relativamente alla tassa sui rifiuti, ha esautorato i comuni della potestà decisoria e regolamentare in merito, influendo arbitrariamente e senza alcuna correlazione con la realtà dei bilanci comunali. Aspetto non di poco conto anche sotto i profili costituzionali che molti comuni d’Italia, tra cui Brindisi, intendono impugnare. Il consiglio che ci sentiamo di elargire ai soggetti politici nostrani in versione di aspiranti candidati alle regionali è quello di elaborare proposte e raccogliere istanze sul territorio anziché propinare fantasiosi e parassitari allarmismi su temi su cui l’amministrazione comunale è già quotidianamente e seriamente occupata.