Il Sunia di Brindisi esprime un giudizio positivo sulla decisione della Regione Puglia di
destinare 3 milioni di euro in favore degli inquilini delle Arca pugliese (ex IACP) che, a seguito del Coronavirus, sono in difficoltà nel pagare il canone ed i servizi condominiali.
Nessun provvedimento, tuttavia, è stato adottato in favore degli inquilini degli alloggi privati che, certamente, non vivono situazioni migliori. Bisogna ricordare che i contributi che i Comuni pugliesi e brindisini hanno distribuito o stanno ancora distribuendo questi giorni per il fondo affitti, riguardano le domande presentate nel 2019 e relative all’anno 2018. E’ impensabile gestire la crisi con i fondi annunciati dal Governo (sempre a titolo di sostegno all’affitto) che ammontano a poco meno di 70 milioni. Bisogna infatti considerare che questo plafond sarà distribuito tra le venti regioni italiane ad ognuna delle quali, evidentemente, spetterà una manciata di milioni.
Ebbene, se si considera che sino al 2018 la Puglia stanziava 15 milioni annui ben si comprende come gli inquilini pugliesi riceveranno contributi inferiori in una situazione di difficoltà maggiore. Per questa ragione il Sunia rivolge un nuovo e pressante invito alla Regione di fare la sua parte.
Come ha ricordato il segretario regionale Nicola Zambetti, il SUNIA pugliese stima che le famiglie in difficoltà con il canone di locazione sono oltre 80 mila, basti pensare che nel 2008 (anno inizio crisi economica) sono state presentate circa 60mila domande di integrazione all’affitto.
Il SUNIA invita gli inquilini in difficoltà a recarsi presso le sedi del sindacato per sottoscrivere una lettera da inviare al proprietario, alla Regione ed al Comune per chiedere un intervento economico a favore dell’inquilino o del proprietario in modo tale che riducano il canone di locazione a fronte della riduzione delle tasse comunali.
I Comuni possono svolgere un ruolo importante nella gestione della emergenza affitto, convocando i sindacati degli inquilini e della proprietà per rivedere gli accordi territoriali sui canoni agevolati (l.431/98) e ove accordi sono stati depositati non conformi al D.M. 16 gennaio 2017 sospendere le eventuali agevolazioni fiscali comunali.