Autore: Attualità IN EVIDENZA

Ripartenza del servizio ADI a Brindisi: disapprovazione SHC

La ripartenza del servizio ADI di Brindisi continua ad alimentare un vivace dibattito. Ecco le riflessioni di Antonella Mita (SHC Brindisi – Delegata aziendale Cooperativa Genesi) e Antonio Squarcella (SHC Brindisi), contenute in una lettera inviata al sindaco di Brindisi Riccardo Rossi e all’assessore ai servizi sociali Isabella Lettori.

Egregio Sig. Sindaco, la scrivente O.S. si vede costretta a disapprovare con fermezza le scelte di ripartenza del servizio ADI di Brindisi dopo la sospensione del suddetto a causa della pandemia generata dal Covid-19. A differenza del nostro territorio, in altre città, l’assistenza domiciliare è stata potenziata per dare supporto ai malati e alle loro famiglie. Il Comune di Brindisi ha lasciato gli stessi, senza preavviso, in stato di totale abbandono e di conseguenza ha creato un fermo lavorativo degli operatori OSS. In contemporanea, i servizio SAD ha goduto di continuità sfruttando “l’opinabile ” dichiarazione di servizio di emergenza rivolto ad utenza con scarsa rete parentale. Servizio, il quale, è stato svolto inizialmente con DPI completamente inappropriati. In base agli accordi verbali più volte discussi nelle opportune sedi, veniva dichiaratala possibilità di passaggio del personale ADI Comunale ad altro Ente quale ASL. Questi intenti venivano manifestati dall’Amministrazione in tempi ancora lontani dal Covid-19 e che, ad oggi, non hanno raggiunto alcun riscontro. A seguito dell’Ordinanza del 05/06/2020 che prevede il riavvio di molti dei servizi dedicati alla persona scaglionati in più date, il servizio ADI vede la riattivazione in data 15/06/2020 con modalità alquanto “discutibili”. Ad oggi, infatti, non tutti gli operatori sono stati richiamati al servizio a seguito di un esiguo numero di PAI che verranno distribuiti con la continuità dell’operatore sulle singole utenze. Questa ripartizione consente un numero massimo di sole 2 ore lavorative giornaliere su 30 settimanali per ogni operatore reintegrato con tutte le difficoltà che ne possono conseguire in un periodo di pandemia non ancora terminata. Ad oggi non è stato possibile visionare il DVR aziendale con modifica Covid-19 già richiesto precedentemente, né è stata comunicata formalmente la durata del mandato del servizio. Questa O.S. ha già fatto richiesta di un incontro, ma la stessa è rimasta ancora inevasa. Ad oggi gli operatori in FIS da marzo non hanno ancora ottenuto nessuna remunerazione dall’INPS e si ritrovano con un’incognita lavorativa futura promessa già dallo scorso Gennaio a seguito della discussione del bilancio comunale che annunciava il pre-dissesto. Attendiamo risposte concrete in attesa di risoluzioni positive.

Antonella Mita (SHC Brindisi e Antonio Squarcella (SHC Brindisi)

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