Non è sfuggita alla vista dei Carabinieri Forestali della Stazione di Brindisi, in pattugliamento nell’agro di Mesagne, una “trincea” scavata in un fondo rustico, in cui erano stati scaricati rifiuti di vario tipo, principalmente scarti da demolizioni edili, nei pressi della zona commerciale (contrada Sovareti). Giunti sul posto, i Militari vi hanno trovato l’ autore del “tombamento” abusivo, A.C. di anni 71, che riferiva di aver voluto ricoprire un preesistente canale per il deflusso di acque di irrigazioni di serre (non più esistenti), che attraversava i terreni di famiglia. Dal momento che non vi era nessun tipo di autorizzazione per eseguire i suddetti lavori, i Carabinieri Forestali hanno proceduto al sequestro penale probatorio del tratto interessato dallo smaltimento illecito di rifiuti, consistenti, oltre che in inerti, in rottami metallici e scarti in plastica, per una superficie di circa 80 metri quadri ed una profondità media di 1 metro e mezzo. Il trasgressore è stato deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi per gestione di rifiuti non autorizzata, ai sensi dell’art. 256, comma 1, lett. a) del Decreto legislativo n. 152 del 2006 (“Testo Unico Ambientale”).
Trattandosi di rifiuti non pericolosi, il denunciato potrà evitare il procedimento penale, per effetto dei benefici introdotti dalla Legge n. 68 del 2015, dietro pagamento di una somma di 6.500 euro e la rimozione dei rifiuti secondo le prescrizioni impartite, altrimenti andrà soggetto, in caso di condanna, alla pena dell’ammenda da 2.600 a 26.000 euro e dell’arresto da tre mesi a un anno, oltre ovviamente al ripristino dello stato dei luoghi. Si segnala che l’ episodio è solo l’ ultimo di una serie di accertamenti effettuati dai Carabinieri Forestali nelle campagne di Mesagne, che hanno visto l’ utilizzo illecito di terreni agricoli per lo smaltimento, attraverso scavo e successiva ricopertura, di rifiuti rivenienti soprattutto da cantieri edili, presumibilmente della zona.