Autore: IN EVIDENZA Qui Manuela Rubriche

Qui Manuela / Premio Romanelli in pensione dopo 51 anni di lavoro

Eupremio Romanelli è uno dei nostri concittadini più noti in città. Forse non tutti ne conoscono il nome, ma di certo, in molti, hanno avuto a che fare con lui e la sua cortesia, almeno una volta. Eupremio, meglio conosciuto come Premio, è alle soglie della pensione, il prossimo 30 aprile sarà il suo ultimo giorno di lavoro. Ciò che lo rende noto è il lungo, lunghissimo direi, tempo di servizio: 51 anni. Un record! Era un bambino di 11 anni quando, frequentando ancora la scuola media, iniziò a lavorare presso l’ospedale Di Summa», prima al bar, poi come ausiliario in reparto e infine in portineria.
Grazie al suo lungo lavoro, Premio ha vissuto Brindisi in ogni sfaccettatura, conoscendo le persone più disparate, ceti sociali diversi, gente di spessore e chi, al contrario, sarebbe stato meglio evitare. Ha assistito alla metamorfosi della città, non solo da un punto di vista logistico, persino il «Di Summa» ha cambiato volto e scopo, ma anche e soprattutto da un punto di vista sociale. Un po’ come la protagonista di un noto romanzo, L’eleganza del riccio, Premio ha accumulato in tutti questi anni conoscenze di ogni tipo, che hanno fatto sì che anche lui crescesse.
Ciò che per Premio è di fondamentale importanza è il sorriso che non ha mai fatto mancare a nessuno perché, come da lui convintamente asserito, «non sai mai cosa una persona stia vivendo e un sorriso non può che alleggerire la tensione». Ed ha ragione, soprattutto nel suo lavoro, alle porte di un pronto soccorso, un sorriso può fare davvero la differenza.
Nella sua vita, fatta di salite e di discese, la differenza l’ha fatta sua moglie, conosciuta in età più adulta e amata sin da subito. Lei, Lory La Stella, lo ha arricchito e insieme vivono serenamente in una famiglia allargata, dove ai precedenti figli di Premio, Teodoro e Simona, si sono aggiunte le figlie di Lory, Sara e Roberta. A impreziosire questa meravigliosa famiglia ci hanno pensato i nuovi arrivati, i nipoti di Premio, Diego e Regina. Premio ama immensamente la sua città, rispettandola e sentendosi parte di essa nel profondo. Con orgoglio racconta le sue origini «sciabicote». Gli occhi si illuminano al pensiero del padre Teodoro, prematuramente scomparso, lasciando una moglie e quattro figli. Questa situazione precaria lo spinse a cercare lavoro molto presto. Ricorda il clima familiare che si respirava sul suo luogo di lavoro, quando erano pronti ad aiutarsi reciprocamente sentendosi parte di una squadra in cui tutti si conoscevano e la distinzione tra i vari ruoli, medici, infermieri, ausiliari, era nulla, visto il clima di collaborazione. Premio si commuove al pensiero che questo lungo capitolo della sua vita stia terminando, ma avrà più tempo per viaggiare, stare con le persone a lui care e seguire le partite del basket, di cui lui è seguace sfegatato da anni. Avendo iniziato a lavorare così presto, ha davanti a sé una seconda vita da vivere, a 61 anni potrà dare inizio a nuove esperienze, costruendo ricordi meravigliosi che avranno come sfondo la sua incantevole città.
Manuela Buzzerra (Rubrica QUI MANUELA – Agenda Brindisi 29 aprile 2022)

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