“Vogliamo anche al Sud treni più veloci”: il presidente del Consiglio regionale della Puglia, Mario Loizzo, ha ribadito l’adesione alla campagna dell’Associazione culturale latianese “L’Isola che non c’è”, sponsorizzando personalmente e individualmente il banner che campeggerà sulla facciata della nuova sede dell’Assemblea legislativa pugliese in via Gentile, a Bari. Loizzo è tra i prestigiosi testimonial della battaglia per i treni veloci lungo la dorsale ferroviaria adriatica e per il superamento della strozzatura del binario unico tra Lesina e Termoli. Se la linea appenninica ad Alta Capacità da Bari a Napoli risulta già in progetto, è ancora senza previsioni l’Alta Velocità da Bologna a Lecce. Intanto, come ricorda il presidente dell’Associazione, Franco Giuliano, la richiesta al Governo nazionale è di estendere anche ai collegamenti adriatici su rotaie la cancellazione del pedaggio delle imprese ferroviarie a RFI, per consentire a Trenitalia di incrementare i Frecciarossa da e per la Puglia e suggerire a ITALO di attivare convogli da Torino e Milano a Bari-Lecce, attraverso l’hub di Bologna. Servirebbe a riequilibrare il trasporto passeggeri su rotaie nel Centro-Sud adriatico non ancora servito dall’Alta Velocità e i fondi potrebbero derivare dall’aumento del pedaggio sulle tratte AV più remunerative, interessate negli ultimi anni da un considerevole incremento dei collegamenti, sproporzionati rispetto a quelli offerti nel territorio pugliese, che nel 2008 si è visto sottrarre i Frecciarossa, trasferiti su altre tratte e sostituiti dagli stagionati ETR 500.
Puglia: continua la battaglia per i treni veloci sulla linea Adriatica
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