All’indomani della denuncia pubblica del Comitato Liberi Cittadini del quartiere Bozzano e delle puntualizzazioni dell’assessore ai lavori pubblici e vice sindaco del Comune di Brindisi, avvocato Tiziana Brigante, ecco la controreplica del presidente di CLIC Francesco D’Aprile: «Le risposte fornite dall’assessore Brigante ai problemi sollevati dal nostro comitato di quartiere nel corso di un incontro con la stampa richiedono alcune precisazioni. Il tutto, ovviamente, con l’unico obiettivo di dare ai cittadini elementi certi e non vaghe promesse condite, come spesso accade, da arzigogoli il più delle volte incomprensibili al comune cittadino. Nelle interlocuzioni avute con l’assessore Brigante molte settimane addietro, tramite messaggi WhatsApp, mi fu riferito che erano già stati programmati i lavori anche in viale Belgio, senza, però, nessun riferimento ad alcun periodo preciso, ma con l’indicazione che gli stessi avrebbero avuto inizio a breve tempo. In realtà, i giorni trascorrevano e anche tanti, a tal punto che, in data 10 Novembre scorso, mi premurai di interloquire nuovamente con l’assessore Brigante richiedendo se ci fossero novità riguardo ai lavori in argomento e rappresentando che, nel contempo e stranamente, erano state poste delle transenne lungo tratti di viale Belgio unite fra loro da nastro di colore bianco/rosso, successivamente ed incautamente rimosse e poste pericolosamente sui marciapiedi, probabilmente ad opera di taluni a cui necessitava il posto parcheggio. Questa nuova mia richiesta non è stata mai seguita da alcuna risposta.
Ma l’aspetto che l’assessore non chiarisce – continua Francesco D’Aprile – è quello relativo alla scelta insensata fatta da non so chi e riguardante la decisione di rifare il manto stradale di via Germania, certamente meno ammalorato di quello di viale Belgio, ed aspettare, invece, la verifica delle disponibilità economiche per procedere a porre in essere gli interventi dovuti laddove vi erano e vi sono necessità molto più impellenti. Per quanto attiene, invece, le modifiche alla viabilità proposte dal nostro comitato, l’assessore Brigante liquida l’argomento con il fatto che l’ufficio tecnico competente non le ritiene perseguibili. Verosimilmente l’assessore Brigante si riferisce al piccolo tratto di strada che, forse due anni addietro, fu oggetto di verifica per una richiesta di inversione di marcia formulata da residenti di alcuni condomini, stranamente e senza motivazione alcuna rifiutata dall’apparato tecnico, mentre la nostra richiesta, reiterata nel corso dell’ultimo incontro con la stampa e, peraltro, già formulata a più riprese anche a mezzo lettere trasmesse al Sindaco, è riferita alla rivisitazione della viabilità e segnaletica riguardante tutto il rione, oramai non più confacenti alle esigenze attuali, in quanto predisposte per quelle che erano incedenti più di quarant’anni addietro.
Infine, un riferimento ai nuovi impianti sportivi del quartiere. Tralasciando lo stato del campo di calcio rionale, carente da decenni della pur minima ordinaria manutenzione, a tal punto da essere dichiarato inagibile (incredibile, ma vero!), e risaputo dai più che i nuovi impianti sono stati concessi in uso esclusivo dal Comune alla Polizia di Stato (scelta assolutamente non condivisibile), allo stato, la domanda sorge spontanea : a Palazzo di Città qualcuno si è mai preoccupato di verificare se i termini della concessione sono stati rispettati? Si è mai preoccupato qualcuno facente parte dell’Amministrazione Comunale che il campo di bocce non è mai stato utilizzato e versa in condizioni di abbandono? Ed è normale che tali impianti, finanziati per essere messi a disposizione del quartiere, risultino, invece, di esclusiva pertinenza di qualche atleta delle fiamme oro? L’assessore Brigante non ritiene che un tavolo promosso dal sindaco tra Questore e Comitato di quartiere potrebbe risultare più utile e produttivo per aprire le porte di tali impianti ai cittadini che a Bozzano ci risiedono? A queste domande ci saremmo aspettati delle risposte che purtroppo e puntualmente non sono arrivate. A mio modesto parere, e ad onor di verità, ritengo che le modalità con cui sono state trattate nella fattispecie le tematiche in argomento, ricomprese in un quadro di criticità di ben più ampia portata di cui, purtroppo, è afflitta la nostra Brindisi, abbiano la propria genesi anche nell’atavico malvezzo tutto brindisino, in particolare di coloro che vengono chiamati a gestire la “cosa pubblica”, di rifiutare costruttivi momenti di confronto con le parti della società civile che li richiede, arroccandosi dietro l’alto muro del potere conquistato ed accusando di “lesa maestà” chiunque abbia l’ardire di travalicarlo. Comunque, io ed il Comitato Liberi Cittadini che mi onoro rappresentare – conclude D’Aprile – assicuriamo, così come è sempre stato, la piena disponibilità ad ogni forma di collaborazione».
Le foto sono di Maurizio De Virgiliis per Agenda Brindisi