Autore: Qui Manuela Rubriche

Pride, tra speranza e inclusione

Quando penso alla speranza, immagino un mondo inclusivo, colorato e che riconosca i giusti diritti a tutti; un posto in cui la violenza non esiste e se esiste fa inorridire. Insomma, penso a un mondo dove sia l’amore ad avere la meglio, in cui tutte le persone possano esprimersi in totale libertà, rispettando il prossimo. E questo mondo è possibile, ma ahimè, c’è bisogno di andare a prenderselo. È quello che fanno milioni di persone nel mondo, con il loro impegno civile e politico, affinché ogni individuo possa avere un suo riscatto civile. Brindisi è protagonista di tutto questo perché sede del Pride, manifestazione per i diritti delle comunità LGBT.
I colori dell’arcobaleno avrebbero dovuto tingere le vie della nostra città lo scorso giugno, ma a causa dell’emergenza sanitaria l’evento è stato rimandato, presumibilmente, al mese di agosto di quest’anno. Ma esattamente cos’è il Pride? È solo un’allegra e colorata sfilata di carri e gente danzante? Ovviamente no. Pride in inglese significa orgoglio e tale nome è stato dato all’iniziativa proprio per sottolineare la fierezza di poter essere come si è, non come la società impone. Dopo un’interessante chiacchierata con il presidente dell’Arcigay Salento, Giuseppe Todisco, nonché segretario di RA.NE. Rainbow Salento, ho appreso che quello che si chiamava Gay Pride ora è solo Pride perché è più inclusivo e non lascia indietro nessuno, tutta la comunità LGBT è inclusa. E che bella parola è inclusione! Questa manifestazione ha una forte connotazione politica in cui si cerca di sensibilizzare l’opinione pubblica riguardo le diverse partizioni della società, connotando le stesse da un punto di vista qualitativo, anziché quantitativo: ecco perché non si deve parlare di minoranze. Le iniziative in tal senso saranno diverse e calendarizzate, iniziando dalla settimana che precederà la manifestazione che è organizzata non solo dall’Arcigay Salento, ma anche da RA.NE. Rainbow e varie associazioni LGBT del territorio.
È fondamentale sottolineare quanto l’impegno dell’Arcigay sia costante ogni giorno. Le attività principali sono: informativa-formativa, tenendo alta l’attenzione sugli episodi di violenza e discriminazione, oltre a tenere incontri con i ragazzi in diversi istituti superiori. Inoltre, vi sono due sportelli di ascolto, psicologico e legale, per supportare varie emergenze. È in fase di realizzazione una casa accoglienza a Lecce, da mettere a disposizione di tutto il territorio salentino e c’è il progetto di realizzarne un’altra proprio a Brindisi entro il 2022.
Sono certa che la mia città, notoriamente accogliente e aperta, saprà stare al fianco dei diritti civili, dando lustro al territorio. Preparate le bandiere arcobaleno, sinonimo di pace e fratellanza.
Manuela Buzzerra (Rubrica QUI MANUELA – Agenda Brindisi 9 aprile 2021)

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