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Porto di Brindisi: ecosostenibilità, AdSPMAM e progetto «Portenlight»

Il Distretto Tecnologico Nazionale sull’Energia (DiTNE), nel proprio ruolo di Partner Progettuale, ha proposto a finanziamento il progetto Portenlight, rientrante nel programma Interreg IPA ADRION Programme (2021-2027), di cui l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale (AdSPMAM) è Lead Beneficiary. Se ammesso a finanziamento, potendo contare su un budget di circa 250 mila euro, l’Ente portuale intende dare nuova vita alle torri faro di Sant’Apollinare, nel porto interno di Brindisi, migliorandone al contempo l’efficienza energetica attraverso un intervento di messa in sicurezza strutturale e di efficientamento energetico mediante la sostituzione dei corpi illuminanti. In sostanza, si intende implementare il rendimento dell’impianto, rendendolo al contempo più efficace nell’illuminare le aree operative e meno impattante sul fronte ambientale. Inoltre, in linea di continuità con la green policy attuata dall’Ente, tesa a ridurre drasticamente le emissioni inquinanti in porto, sarà acquistata un’altra auto elettrica.

Infine, saranno attuate attività di coordinamento con l’Autorità di Gestione e saranno organizzati due eventi, durante i quali verranno presentati il percorso intrapreso e i risultati ottenuti dal progetto. IPA-ADRION (acronimo di Adriatico-Ionio) è il Programma di cooperazione territoriale europea transnazionale che coinvolge 10 stati: 4 stati membri dell’Unione europea: Italia, Slovenia, Croazia e Grecia; 5 stati IPA III (Strumento di assistenza ai Paesi in preadesione): Albania, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord, Serbia; 1 stato non membro dell’Unione europea: Repubblica di San Marino. Nell’ambito di questo Programma trasnfrontaliero, il progetto Portenlight si propone di affrontare le sfide legate alla sostenibilità e all’efficienza energetica delle strutture portuali che insistono nella regione adriatico-ionica, rendendole a basso tenore di carbonio.

Negli ultimi anni lo sviluppo dei porti si è concentrato principalmente sulla costruzione di infrastrutture funzionali atte a fronteggiare l’aumento esponenziale del traffico, passeggeri e merci, senza, tuttavia, tenere in debito conto il conseguente aumento delle emissioni inquinanti in atmosfera– commenta il presidente di AdSPMAM Ugo Patroni Griffi (foto). Adesso finalmente la sensibilità è cambiata. Lo sviluppo infrastrutturale, cardine fondamentale su cui si basa l’economia di un Paese, cammina a braccetto con i principi di eco-sostenibilità; un binomio che sta generando opere pubbliche in grado di soddisfare le necessità delle comunità, promuovendo al contempo la protezione dell’ambiente e la salvaguardia delle risorse naturali e introducendoci verso un futuro di innovazione sempre più verde”. Il progetto organizzerà pacchetti di lavoro (Work Package, WP) in modo da garantire linee guida condivise, principi e una visione comune tra i partner transfrontalieri. Lo schema predefinito faciliterà lo scambio di informazioni e garantirà risultati comparabili e omogenei. I partner che hanno aderito, a parte l’AdSPMAM, Lead Partner, sono lo stesso DITNE, l’Autorità Portuale di Igoumenitsa, l’Istituto Barleti di Ricerca e Sviluppo (Albania), il Porto di Durazzo, l’Università di Sarajevo, l’Amministrazione Marittima per la Sicurezza e la gestione dei porti (Montenegro) e la Pula port Authority (Croazia). La durata del progetto è fissata in 36 mesi. Interreg IPA ADRION Programme (2021-2027) è finanziato dall’Unione europea con il Fondo europeo di sviluppo regionale FESR per 65.848.129 euro e col programma di assistenza alla preadesione IPA III (Instrument for Pre-Accession) per 70.840.386 euro, per un totaledi risorse che ammontano a 136.688.515 euro. L’Autorità di gestione è la Regione Emilia-Romagna.

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