La società Planetek Italia ha organizzato dal 5 al 7 giugno il Copernicus Hackathon – Bari 2020: una 3 giorni non-stop in cui sviluppatori, grafici, designer di interfacce web e di app per smartphone, giovani innovatori e giornalisti appassionati di analisi dei dati si incontreranno per creare innovative applicazioni mobili, basate sui dati e sui servizi di Copernicus. Il programma Copernicus, finanziato e coordinato dalla Commissione Europea, raccoglie immagini satellitari da diverse fonti, compresi sensori in-situ, le elabora e distribuisce informazioni affidabili e sempre aggiornate, per la stragrande maggioranza come open data gratuiti, in sei aree tematiche: terra, mare, atmosfera, cambiamento climatico, gestione delle emergenze e sicurezza. L’evento è organizzato con il supporto locale di The Hub e dell’associazione onData, e con la collaborazione di Airbus, Distretto Tecnologico Aerospaziale pugliese (Dta), CreoDIAS e GEOUniversity. I partecipanti all’hackathon hanno avuto l’opportunità di seguire numerose occasioni di formazione pre-evento grazie a webinar formativi gratuiti sull’utilizzo dei dati satellitari e dei servizi Copernicus e a sessioni dedicate alla conoscenza del mercato della Space Economy, nonché le opportunità di business e sviluppo commerciale per i migliori progetti scaturiti dall’evento. I partecipanti si uniranno in team per risolvere un problema concreto scelto tra i temi proposti (Coronavirus crisis, Aquaculture, Irrigation, Decision Water Networks), utilizzando dati e servizi del programma europeo Copernicus. Durante la 3 giorni i team s’incontreranno on line e opereranno su una piattaforma (Remo) che consente un’immersione virtuale, con lavagne interattive e stanze relax per agevolare il networking. I lavori saranno presentati ad una giuria di esperti, che li valuterà, scegliendo i più meritevoli. In palio per i vincitori dell’hackathon ci sono 2.000 euro e l’accesso al Copernicus Accelerator, il programma di coaching che per un anno accompagna le start-up innovative che vogliono fare business con i dati e servizi di Copernicus. Sono previsti anche premi in consulenze di approfondimento delle idee di business progettate.
Nell’ambito del progetto Copernicus Relay for Digitalization (CoRdiNet) in coordinamento con Nereus, il Dta premierà con mille euro il miglior progetto in termini di diversità e inclusione. “Noi crediamo” commenta Giuseppe Acierno, presiente del Dta, che un approccio diversificato e inclusivo è fondamentale per affrontare le sfide globali. In questo contesto, i dati di Copernicus svolgono un ruolo chiave, considerata la gamma di applicazioni e servizi che offrono per un mondo migliore e sostenibile”. “Lavorare in gruppo consentirà ai partecipanti di promuovere le differenze individuali e di riconoscere la miscela unica di esperienza, abilità e prospettive che le persone possono portare ai progetti e, in generale, sul posto di lavoro”, aggiunge Acierno. Il premio Dta-Nereus-CoRdiNet mira a rafforzare la diversità e l’inclusione nei progetti nello spazio, al fine di: promuovere la creatività e l’innovazione, intraprendere progetti aerospaziali a lungo termine a livello internazionale, sviluppare politiche di benessere e lavoro-vita, creare un ambiente professionale inclusivo, stimolare le giovani generazioni a intraprendere carriere Stem. Le diversità del team premiato puo’ riguardare diversi campi: dall’origine culturale all’età, dal genere all’abilità fisica, dall’orientamento sessuale alla lingua, dallo stile di lavoro alle esperienza di vita.