Ancora un episodio di attività edilizia occultata tra gli ulivi della collina brindisina. Questa volta nelle campagne di Carovigno, già oggetto di diversi abusi nel passato anche recente, in contrada Arrighi, i Carabinieri Forestali della Stazione di Ostuni hanno eseguito accertamenti in un cantiere nelle pertinenze di una villa. I Militari hanno constatato che era stato realizzato uno scavo rettangolare di m 4×8,5 e di m 1,5 di profondità, con pareti in blocchetti di cemento forati, armatura in tondini di ferro e fondo rivestito con una platea in calcestruzzo cementizio. Su un lato era stata inoltre costruita una scalinata, nonché tubazioni per un impianto idrico e canalizzazioni per l’ allacciamento elettrico, il tutto per allestire una piscina, di corredo alla residenza di campagna. Alla richiesta dei Carabinieri Forestali, il proprietario V.F., di anni 57, non ha potuto esibire alcun titolo abilitativo alla realizzazione della piscina; è stato perciò deferito alla Procura della Repubblica di Brindisi per il reato di cui all’art. 22, e sanzionato dall’art. 44, comma 1, lettera b), del “Testo Unico dell’Edilizia e dell’Urbanistica” (Decreto del Presidente della Repubblica n. 380 del 2001), per esecuzione di intervento edilizio in assenza del prescritto permesso di costruire. Tutta l’area di cantiere è stata sottoposta a sequestro penale preventivo.
Il fenomeno degli abusi edilizi nelle campagne, specie in zone di pregio per il turismo residenziale, come la collina litoranea e la zona dei trulli, si spiega in parte con la classificazione a “zona agricola” del territorio, secondo i piani urbanistici generali (PUG) comunali, dove di norma gli interventi edilizi sono consentiti per finalità legate all’attività primaria (agricoltura, allevamento bestiame), cui si sovrappone in certe aree anche il vincolo paesaggistico, per cui occorre specifica autorizzazione di conformità al Piano Regionale (PPTR). La supposizione di difetto di requisiti per aver titolo al rilascio di autorizzazioni e permessi ingenera, in taluni casi, sovente, la determinazione all’azione abusiva. E’ pertanto in queste “zone” più sensibili del territorio rurale che si concentra l’ attenzione dei Carabinieri Forestali, nella pianificazione dei percorsi dei pattugliamenti, al fine di tutelare costantemente il territorio ed il paesaggio.