Il Sindacato Cobas aderisce alla campagna nazionale “Per il clima , fuori dal fossile” ed alla iniziativa organizzata per l’1 Agosto, alle ore 10,00, sul lungomare Regina Margherita (a ridosso del bar Betty) dagli studenti di “Emergenza Climatica” e dell’istituto Ferdinando Epifanio di Mesagne come momento di riflessione sulla drammatica situazione brindisina. L’iniziativa si svolge alla presenza di professori universitari, avvocati importanti, di medici in prima linea sull’ambiente, di associazioni, di cittadini, di qualche politico che parla finalmente di ambiente ed altro lavoro. Come sottolinea Roberto Aprile, il punto di vista del sindacato su Brindisi sui temi proposti è molto chiaro: «La transizione energetica a gas diventa l’ennesima trappola , il pianeta ha bisogno di una inversione di tendenza adesso! Per questo dissentiamo fortemente dalle proposte di Confindustria ed Enel che cercano di trovare facili adesioni in quel mondo sindacale che non ha mai aiutato la città, come la vicenda del rigassificatore della LNG ci aveva ampiamente insegnato. Adesso riscoprono temi che non sono riusciti a sviluppare nel corso di tutti questi anni che vorrebbero far funzionare come specchietto per le allodole. Mentre dal 1996 non sono riusciti a muovere nulla sul tema delle bonifiche che devastano il nostro territorio come ad esempio la discarica di Micorosa , salita alla ribalta per i lavori bloccati dalla ditta incaricata perché questi avevano preso un appalto con un ribasso crediamo del 60%. 50 anni di discarica incontrollata dello stabilimento del Petrolchimico rischiano adesso di finire in mare e sono milioni di metri cubi di veleni. Il Cobas chiede al Governo e alla Europa che qualsiasi tipo di finanziamento possibile per Brindisi deve trovare applicazione nella realizzazione di una comunità energetica. La costruzione di una centrale a gas dura pochissimo ed alla fine produce con pochissimi di dipendenti. Il Cobas propone uno scivolamento possibile per legge di 7 anni per i lavoratori dell’Enel e delle ditte appaltatrici. I lavoratori che rimangono fuori dallo scivolamento possono realizzare corsi di formazione professionale sulle rinnovabili per il loro impiego in tutta la città e provincia utilizzando i finanziamenti europei. Se i Comuni della provincia di Brindisi si mettono alla testa di tutto ciò, possono mettere nelle nostre tasche cifre estremamente significative, oltre a non pagare le bollette . Tutto questo accade già in Comuni italiani che hanno realizzato questa esperienza. E’ arrivato il momento come cittadini – conclude il Cobas – di diventare protagonisti del nostro futuro, così come abbiamo già proposto per settori importanti della nostra città come il porto. Prendiamo in mano il destino della città per noi e soprattutto per i nostri figli»
«Per il clima, fuori dal fossile»: il Cobas insieme con gli studenti
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