Va riconosciuto un certo sforzo a questa Amministrazione per rendere pian piano la nostra città più vivibile e servita. Abbiamo già parlato dell’importanza dei due bandi per le piste ciclabili – in centro e sulla litoranea nord – che permetteranno di poter fare affidamento su una rete più solida e strutturata per le due ruote. Alcuni mesi fa, quando è stato presentato il progetto, mi ha colpito molto la reazione di tanti concittadini – soprattutto sui social – che chiaramente entusiasti per la bella notizia, non mancavano di denunciare i problemi esistenti sulla pista ciclabile attuale, segnalando degrado, vandalismo, mancanza di illuminazione. In molti sembravano dire: benissimo le nuove strutture ma se poi non si controllano quelle che già abbiamo, cosa cambia?
È una reazione comprensibile, che ho constatato anche in questi giorni, quando l’Amministrazione ha comunicato due ottime notizie riguardanti i giardini con parco giochi del Casale e della Commenda, oggetto di totale risistemazione, con pulizia degli spazi, manutenzione dei giochi, cura del verde. A Palazzo di Città va riconosciuto un importante lavoro su questo tema, con l’impegno per nuovi parchi nell’ex Tommaseo e l’ex Caserma Ederle e un’attenzione significativa per il Cillarese.
Eppure, anche in questo caso, leggere i commenti dei brindisini è stato utile per comprendere cosa preoccupa maggiormente i cittadini. La quasi totalità degli interventi, difatti, richiamava l’attenzione su un aspetto centrale, quello della sorveglianza. Sembra come esserci la presa di coscienza che bene o male nel giro di pochi mesi questi spazi finiscano sempre per essere preda di vandali, maleducati, sporcaccioni. Ecco quindi che un coro unanime sembrava invocare l’uso di telecamere e di un servizio di guardiania. Non sappiamo ancora come si muoverà l’Amministrazione in questo senso però credo sia importante registrare la richiesta accorata dei brindisini. In alternativa credo si debba pensare, come minimo, a una turnazione che coinvolga addetti alla sicurezza che ogni giorno possano garantire alcuni brevi passaggi in questi luoghi. Ma non solo: a Roma spesso i parchi di quartiere hanno visto il coinvolgimento di diverse realtà associative, in grado di adottare gli spazi dei giardini e tenerli a riparo dai malintenzionati. A Testaccio vi è un bellissimo «giardino delle famiglie», con i cancelletti sorvegliati dai papà e le mamme e tanti bimbi in giro a scorrazzare.
Un’altra esperienza romana è quella delle associazioni di anziani, che collaborano per la chiusura dei parchi, la sorveglianza, per l’attraversamento dei bimbi dinanzi scuole e giardini. Uno strumento che, peraltro, garantisce socialità, responsabilità ed entusiasmo ai tanti anziani e che, terminata la pandemia, potrebbe essere proposto anche da noi.
Intanto, proprio in questi mesi, sono numerose le associazioni sportive che hanno utilizzato i parchi per continuare le loro attività. Proseguire su questa strada, magari firmando dei protocolli per l’adozione di questi spazi in cambio di servizi, sarebbe una buona occasione.
Infine in molti ricordano come sia possibile poter usufruire del supporto dei beneficiari di reddito di cittadinanza. I recenti dati del Ministero del Lavoro ci dicono che i progetti utili alla collettività, i PUC, a più di un anno dal decreto attuativo hanno coinvolto appena lo 0,5% della enorme platea di beneficiari suscettibili di impiego. Anche qui, perché non coinvolgere i numerosi brindisini interessati?
Andrea Lezzi (Rubrica BRINDISI VISTA DA ROMA – Agenda Brindisi – 12 marzo 2021)
Parchi e giardini a Brindisi, ottimo lavoro ma serve vigilanza
(Visited 171 times, 1 visits today)