«La buona fede degli abitanti di Parco Bove dei giorni scorsi sarà sostituita dalle barricate». E’ la frase d’apertura della nota diffusa dal «Comitato residenti Parco Bove» (rappresentato da Roberto Aprile, portavoce del Comitato; Carlo Zecca, legale del Comitato, e Francesco Romano per una delle quattro famiglie su cui pende lo sgombero nei prossimi giorni) che ha incontrato il Magistrato Negro nella sede del Tribunale di Brindisi per chiedere la possibilità di uno spostamento a settembre degli sgomberi decisi. «Le ultime quattro famiglie da sgomberare hanno addirittura fatto domanda di sanatoria che il settore casa del Comune ha accettato nella fondata speranza che a settembre il tutto sarebbe stato risolto positivamente. La discussione è stata aspra ma franca. Il Magistrato – informa il Comitato – ha riportato la sua posizione espressa anche nel Comitato per l’ordine pubblico in Prefettura, convocato per la situazione che si è venuta a creare a Parco Bove con sgomberi sinceramente inaspettati. Il Magistrato ha confermato gli sgomberi delle quattro famiglie affermando che le case in questione sono sotto la sua responsabilità penale e sono inagibili. Non si assume quindi la responsabilità che possa accadere qualcosa e per questo non accetta rinvii. Il Magistrato secondo noi confonde agibilità con la staticità delle case: l’agibilità manca almeno in metà delle case brindisine, popolari e non, e perfino nelle scuole.
Il Comitato – prosegue la nota – darà mandato in queste ore ad un ingegnere per confermare che non vi sono problemi di cedimento delle strutture murarie ed è pronto a denunciare chiunque se per tanti anni le diverse amministrazioni hanno fatto vivere tante famiglie in queste condizioni. Il Comune ha contattato la Amministrazione Comunale subito dopo l’incontro con il Giudice ricevendo un assenso a incontrarsi immediatamente. La conferma che abbiamo avuto è stata che il Sindaco ha chiesto nell’incontro in Prefettura lo spostamento a settembre degli sgomberi, quando Parco Bove sarà raso al suolo per assegnare le nuove case. Crediamo che l’Amministrazione , in forte difficoltà economica, non possa intervenire come per i primi quattro sgomberi; da qui la forte determinazione del Comitato a solidarizzare con le quattro famiglie il cui destino prefiguriamo essere solo quello della strada». Il portavoce Roberto Aprile ha chiesto al Magistrato se si poteva parlare in modo molto chiaro, la risposta è stata sì. E a Aprile si è così espresso: «Inviterò le quattro famiglie, tutti i residenti di Parco Bove, tutti i cittadini brindisini di buona volontà, ad opporsi a decisioni che ci sembrano profondamente sbagliate anche dal punto di vista legale . Ci opporremo con tutte le nostre forze- La risposta del Magistrato è stata schietta … Lei sta dando un cattivo consiglio a queste povere famiglie. Ci siamo lasciati ringraziandolo dell’incontro ma nei prossimi giorni ci parleremo a distanza con gli avvenimenti che accadranno».