“Come promesso qualche settimana fa, la ASL di Brindisi ha chiesto alla Regione l’autorizzazione ad attivare un nuovo Ospedale di comunità a San Pancrazio Salentino. La struttura, nuovissima e adeguata, offerta dall’amministrazione comunale per potenziare l’assistenza territoriale del distretto di Mesagne, potrebbe ospitare sino a 16 pazienti ed è facilmente adattabile alla nuova missione. Offrire nuove possibilità di cura e assistenza significa pure recuperare immobili e spendere bene i soldi dei contribuenti. Ora attendiamo l’autorizzazione”. Lo dichiara il Consigliere regionale Fabiano Amati, Presidente della Commissione regionale bilancio.
“La realizzazione di un Ospedale di comunità a San Pancrazio Salentino – da affiancare ai quattro già attivi a Fasano, Cisternino, Ceglie e Mesagne e a quello, già autorizzato e speriamo di prossima attivazione, del ‘Di Summa’ di Brindisi – permetterebbe di potenziare l’offerta territoriale nel sud della Provincia di Brindisi – aggiunge Amati –. Rappresenta, inoltre, una risposta concreta ed efficiente alla necessità di avere un numero ulteriore di posti letto per la gestione dei pazienti cronici sul territorio. Come si evince dalla relazione tecnico-epidemiologica presentata dalla ASL Brindisi, infatti, nei prossimi anni aumenterà il numero di persone che necessitano di assistenza per rimanere autonome in età avanzata, ma anche di quelle in buona salute. I numeri, poi, ci danno conferma del ruolo che l’assistenza territoriale riveste come più grande aiuto che si possa offrire ai malati e alle loro famiglie. I dati relativi all’ultima rilevazione illustrano tale stato di salute della popolazione brindisina: tra i soggetti intervistati con età maggiore di 64 anni, circa il 29% riferisce di soffrire di diabete, il 28,5% di patologie respiratorie, il 34% di malattia cardiaca e il 30% di altra patologia del cuore, il 39% di patologia cardiocerebrovascolare e il 15,8% è affetto da tumore. Il dato che fa maggiormente riflettere è quello relativo al numero di soggetti che dichiarano di avere una patologia cronica (35,40%) e quelli che dichiarano di essere affetti da due o più patologie croniche (36,76%)”. “Questa novità per la sanità della Provincia di Brindisi è altresì un notevole alleggerimento delle strutture ospedaliere di I e II livello. Una volta ottenuta l’autorizzazione – conclude – si potrà procedere velocemente ad adattare l’immobile e ad avviare in tempi brevi il servizio”./comunicato