Autore: Controvento IN EVIDENZA Rubriche

Novela vaccini: soliti casini!

Sì, d’accordo, siamo un popolo di poeti, navigatori eccetera, ma anche di incorreggibili casinari. Se non la buttiamo sempre in vacca non siamo contenti. C’è la Tap? Subito arrivano i No Tap. C’è la Tav? Sì, ma anche i No Tav! C’è la Var? E zacchete, ecco i No Var. C’è il maledetto virus? Pronti i No Covid (complottisti-negazionisti)! Ci sono le scorie nucleari da seppellire? Immediatamente spuntano i No Scor. La comunità scientifica internazionale consiglia vivamente i vaccini? Tosto insorgono i No Vax. E’ quasi un riflesso pavloviano: nel Bel Paese ogni cosa ha la sua brava polemica, è quasi una legge italica fondata sul nostro Dna … Io sono favorevole a questa profilassi, l’unica cosa che non mi piace è il termine «vaccino», perché mi ricorda… la carne di vaccina.
Dopo tanti dubbi, non soltanto il vaccino è arrivato davvero a fine 2020 come annunciato ma, addirittura, a breve saremo invasi da un largo ventaglio d’offerta, come si trattasse di un comune prodotto commerciale di alto consumo. Le denominazioni dei vari farmaci biologici anti Covid a questo fanno pensare. Il primo si chiama «Pfizer», nome che associamo subito ad un nuovo aperitivo (Gin Paizer). Il secondo, distribuito in questi giorni, è denominato «Moderna», manco fosse una cucina o una poltrona relax. In dirittura d’arrivo è anche quello prodotto… dall’Astra, nome d’auto ancora sul mercato. Il russo è etichettato Sputnik, termine che a noi anzianotti ricorda il missile, ma ai più giovani farà pensare subito ad un vaccino fatto di saliva … Ai russi rispondono gli Usa, proponendo un vaccino approntato nei laboratori … della Jonshon! No, non è possibile! Proporre un vaccino shampoo, è davvero troppo! Ignoro la denominazione del vaccino cinese ma, a questo punto, temo si possa chiamare «Casa felice». A breve arriverà anche il vaccino nazionale, che si chiama ReiThera, ma sarebbe stato meglio si fosse chiamato «Tricolore». Non mi meraviglierei affatto se, a giorni, arrivasse il vaccino «Amazon», offerto nel suo comodo kit auto inoculante a soli 19,90 euro e che, per le colorite stradine di Napoli, qualche fantasioso figlio di … Partenope arrivi a sussurrare ai passanti «O Paizèr napulitano! Signò accattatavillo, è genuino come nu rosolio, oiné! Dottò, quant’è vero San Gennaro, chiste favorisce a erezzione degli antivirùs!». Il paradosso è che a breve avremo milioni di vaccini, mentre c’è penuria di vaccinatori, malgrado molti medici ed infermieri in pensione si siano dichiarati disponibili ad operare come volontari, ricevendo però un netto rifiuto. Infine, per non farci mancare niente, c’è la vicenda degli «avanzi da fialetta» riservati ad amici, parenti e amanti, classica situazione da commedia all’italiana. Titolo del film «Il dottore, la commare e la vax clandestina».
Bastiancontrario (Rubrica CONTROVENTO – Agenda Brindisi – 15 gennaio 2021)

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