Autore: Controvento IN EVIDENZA Rubriche

Noi, Facebook e WhatsApp / 2

Continuiamo nell’esame delle categorie di utenti Facebook:
8) SCAMBISTI OCULATI – Nulla a che vedere con quello che i più maliziosi avranno pensato. Qui per scambisti si intendono quelli che, con attenzione maniacale, concedono i propri like solo a favore di chi ha già prodotto mipiacciate a loro beneficio.
9) RUFFIANI – Si comportano esattamente in maniera opposta alla tipologia precedente. Infatti distribuiscono generosamente like e commenti «a prescindere», con marcata preferenza nei riguardi di persone importanti che si guardano bene dal rispondere …
10) AUTOREFERENZIALI – Sono proprio quelle persone «importanti» di cui sopra, professionisti, artisti, politici. Stanno su Fb solo per divulgare post che riguardano la propria attività, per il resto se ne catafottono degli scritti degli «amici», che ignorano del tutto.
10) SESSUOMANI INCALLITI – In genere non si sprecano a scrivere: postano soltanto pacchi di vignette e foto con immagini molto pepate e ricche di pesanti doppi sensi, quelli che una volta si definivano da caserma …
11) IERATICI FERVENTI – Sorta di braccio militante della Propaganda fide, inondano le proprie pagine, o quelle dei gruppi a cui sono iscritti, di immaginette sacre e preghiere. Insomma, una piccola succursale social di Radio Maria e TV 2000. Niente di male, però un pizzico di senso di opportunità non guasterebbe. Se si è membri di un gruppo di «Amici delle bande municipali», perché mai postare serie di immagini del tutto incongrue rispetto alle finalità del gruppo? Misteri della fede.
12) AMATORI GASTRONOMICI – In verità un po’ in ribasso, tuttavia sempre presenti con i loro post di cibarie domestiche e calici di vino.
13)VIGILI VEDETTE – Come le famose oche del Campidoglio, danno l’allarme ai naviganti alle prime avvisaglie di pericolo:«Terremoto!», «Sfiammate!», «Bomba!».
E veniamo ora a parlare brevemente anche delle moltitudini di utilizzatori del comodo WhatsApp. Sono più di dieci anni che godiamo «aggratis» della trovata del genio Jan Koum, al quale dovremmo accendere un cero. Applicazione utilissima sia per messaggiare che per telefonare, WA mostra tuttavia qualche insidia imbarazzante. Può capitare di inviare al proprio medico dei «Distanti saluti», ad una vecchia zia un infuocato «Quando vengo ti mangio di baci», diretto all’amica del cuore (oggi, a causa delle restrizioni, gli amanti non sono più diabolici ma assatanati) e accorgersi degli errori solo molto dopo, quando la frittata è fatta e la cancellazione tardiva non serve ad evitare lo scorno. In genere ai WhatsApp degli amici si risponde, ma c’è una particolare categoria di persone che non risponde affatto. Per costoro l’iscrizione nel girone dei «sanza creanza» è d’obbligo, perché anche nel mondo dei social sono vigenti le consuete norme di buona educazione e, chi non se ne rende conto, è meritevole di questa pubblica lavata di testa. (2. fine)
Bastiancontrario (Rubrica CONTROVENTO – Agenda Brindisi 2 aprile 2021)

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