Per il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi una stagione teatrale 2023-24 nel segno dell’incontro con titoli che raccontano storie e aprono riflessioni sul confronto con l’altro da sé. Un Teatro in dialogo costante con le attività culturali, sempre più vivo e partecipato, un cartellone con grandi nomi della scena, un vero e proprio melting pot di poetiche ed estetiche, così come illustrato nel corso della conferenza stampa che si è svolta questa mattina nella sala del Capitello di Palazzo Granafei-Nervegna. All’incontro hanno partecipato il sindaco di Brindisi, Giuseppe Marchionna, il presidente della Fondazione Nuovo Teatro Verdi, Stefano Miceli, e il direttore artistico della struttura, Carmelo Grassi. Apertura ai confronti con la letteratura, il cinema e gli altri linguaggi dell’arte. Tutto questo e molto altro è la nuova stagione del Teatro Verdi, sedicesima edizione firmata dalla Fondazione con il sostegno e la partecipazione di Enel in qualità di sponsor ufficiale. «Il teatro riprende il suo percorso – ha detto il sindaco Giuseppe Marchionna – per restituire vitalità e consolidare il rapporto con il pubblico. Credo sia importante continuare nel solco dell’apertura e integrare sempre di più la scena nella vita e negli interessi della città. Oltre lo spettacolo, esiste il punto cardinale della civiltà che ci permette di guardare al mondo in modo più consapevole. In questa ottica la partecipazione dell’Amministrazione comunale avrà il senso di spingere verso la diversificazione dell’offerta culturale nell’idea di esaltarne il carattere multidisciplinare. Penso, ad esempio, a iniziative nel campo della promozione letteraria con festival e rassegne allo scopo di inserire Brindisi in circuiti di eccellenza di dimensione nazionale». «Anche quest’anno – ha continuato Stefano Miceli – abbiamo pensato a un impianto culturale originale che potesse orientare ancor più il teatro verso la comunità. Il progetto recupera le aspettative culturali della città e si propone come riferimento del territorio creativo e artistico: il foyer sarà uno spazio sensibile del teatro che ci consentirà di strutturare il rapporto con le associazioni fino a diventare un hub stabile e versatile. Il nostro obiettivo è di proseguire nella direttrice segnata lo scorso anno ottimizzando creatività e condivisione». «La stagione di prosa – ha concluso Carmelo Grassi – conferma per tradizione l’equilibrio tra generi e linguaggi, con la solita attenzione per la qualità e la originalità degli allestimenti. Drammaturghi e interpreti di grande valore e argomenti trattati con leggerezza e profondità insieme. È il filo conduttore di una proposta che prova ad aprire un dibattito secondo una chiave di lettura contemporanea, pur guardando alla tradizione e ai grandi classici della letteratura, della scena e del cinema».
La stagione di prosa comincia il 20 novembre con una prima fuori abbonamento che interrompe la tradizione giacché sarà in scena nel Teatro Impero per via dei lavori di efficientamento in corso nel Teatro Verdi: uccidereste l’uomo più crudele del mondo per un miliardo? Fin dove vi spingereste se foste convinti di avere ragionevoli attenuanti? Parte da qui “L’uomo più crudele del mondo”, spettacolo che porta in scena due talenti come Lino Guanciale (foto) e Francesco Montanari. Il Verdi riapre le porte il 23 gennaio con un omaggio a Federico Fellini. Monica Guerritore adatta, dirige e interpreta con Claudio Casadio il celebre “Ginger e Fred”, storia di due anziani ballerini di avanspettacolo, interpretati al cinema da Giulietta Masina e Marcello Mastroianni. Tra dilettanti e saltimbanchi, ciascuno con il suo bagaglio di delusioni e sofferenze, Ginger e Fred riscoprono il loro antico sentimento. Il terzo appuntamento vede protagonista “Uomo e galantuomo”, il primo testo in tre atti scritto da Eduardo De Filippo in scena il 31 gennaio con Geppy e Lorenzo Gleijeses. Una commedia dal sapore ‘scarpettiano’ in cui si ritrovano temi cari a Eduardo: l’atavica lotta tra la faticosa miseria di chi tira a campare e la fatua ricchezza di chi può giocare con la vita delle persone, il perbenismo farisaico di nobili e borghesi, l’irriverente critica a un teatro sciatto e cialtronesco. Il filone cinematografico continua il 6 febbraio con “Perfetti sconosciuti”, trasposizione della commedia – campione d’incassi al cinema – sull’amore, sull’amicizia e sul tradimento, con Paolo Calabresi e il sigillo del suo stesso artefice, Paolo Genovese, alla prima regia teatrale. Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata ed una segreta. Un tempo quella segreta era ben protetta nell’archivio della nostra memoria, oggi nelle nostre sim. Cosa succederebbe se quella minuscola schedina si mettesse a parlare? Massimiliano Gallo è protagonista il 16 febbraio di “Amanti”, commedia sulle relazioni di lunga durata, sull’amore, sul tradimento e sulle avventure, in definitiva sulla ricerca della felicità. Una commedia brillante e divertente, con situazioni e dialoghi che strappano risate, ma anche un’esplorazione dei sentimenti di una coppia che nella clandestinità trova rifugio, conforto, divertimento, ma anche affanno, preoccupazione e forse pericolo. Con “Meglio stasera. Quasi-one man show” in programma il 29 febbraio (in abbonamento) e l’1 marzo (fuori abbonamento), Stefano De Martino presenta il suo primo sorprendente spettacolo live. In scena le diverse sfaccettature di artista e anche personali del protagonista: c’è lo Stefano che racconta, lo Stefano ‘crooner’ insieme agli otto orchestrali della “Disperata Erotica Band”, sospesa fra Carosone e Sanremo, lo Stefano danzatore e quello imprevedibile dell’allegria e dei giochi in tv. Tra le novità più attese lo spettacolo “Fantozzi. Una tragedia”, in anteprima regionale il 9 marzo, con Gianni Fantoni e la regia di Davide Livermore. In scena i personaggi creati da Paolo Villaggio, autore capace di incidere come pochi altri sull’immaginario e sul linguaggio collettivo. Fantozzi, Fracchia, Pina, Mariangela, la signorina Silvani, il ragionier Filini, i direttori megagalattici saranno maschere di una rinnovata commedia dell’arte; nelle loro peripezie, destinate a ineluttabile sconfitta, l’eco di tragedie classiche. Altro ritorno atteso dal pubblico del Verdi è quello di Emilio Solfrizzi, interprete il 24 marzo della celebre commedia di William Douglas Home e Marc Gilbert Sauvajon “L’anatra all’arancia”, titolo che riporta a un film del 1975 con la regia di Luciano Salce. Lo spettacolo è diretto da Greg, che definisce il lavoro «una partita a scacchi» che unisce, come osserva l’attore protagonista, «la sensibilità inglese dell’autore e quella francese del drammaturgo». Uno spettacolo intriso di dolcezza e grazia, arricchito da un’ironia elegante e tagliente. “La signora del martedì” approda il 4 aprile con protagonisti Giuliana De Sio e Alessandro Haber. La storia racconta vite spezzate, lacerate da eventi e ricordi e ripropone una sorta di nuova e potente comèdie humaine che tratteggia ombre e luci di personaggi che la vita ha umiliato e maltrattato ma che pretendono rispetto e comprensione. La stagione si conclude il 20 (data in abbonamento) e 21 aprile (data fuori abbonamento) nel segno del divertimento brillante con “Taxi a due piazze”, evergreen in una nuova versione che vede al centro della scena Barbara D’Urso. La pièce di Ray Cooney è un grande classico della commedia leggera – basti ricordare la storica edizione della ditta Dorelli, Quattrini, Brochard e Panelli – e sotto l’esperta mano di Chiara Noschese ha una veste del tutto rinnovata dal suo autore originale, nei dialoghi e nei contenuti ben restituiti dall’adattamento italiano di Gianluca Ramazzotti. Nei prossimi giorni saranno comunicati format e modalità di abbonamento rispetto alle diverse proposte di spettacolo inserite nella stagione.