Il Direttore Generale dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (ADM) Marcello Minenna ha approvato la perimetrazione della Zona Franca Doganale Interclusa (ZFD) all’interno dell’area portuale di Brindisi, denominata Capobianco, nei termini proposti dall’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Meridionale, assimilabile in concreto a punto franco, il secondo in Italia dopo quello di Venezia. «Si conclude così, in tempi rapidissimi, l’iter procedurale partito lo scorso mese di dicembre con l’invio, da parte di Ugo Patroni Griffi, in qualità di presidente del Comitato di indirizzo della zone economica speciale (ZES) interregionale adriatica (Puglia-Molise) della richiesta di approvazione della perimetrazione a Zona Franca Doganale Interclusa di un’area interamente compresa nel sedime portuale di Brindisi, denominata Capobianco, nella disponibilità giuridica dell’AdSP MAM». L’area, di una superficie di 121.650 mq, fungerà da fulcro per un più ampio e articolato progetto di riqualificazione ambientale che prevede, in particolare, un aumento delle dotazioni infrastrutturali e la realizzazione di un adeguato banchinamento. Il Direttore Generale ADM Marcello Minenna: «Si aprono con la ZFD grandi opportunità per le imprese che, attraverso la possibilità di stoccare, manipolare e trasformare le merci in sospensione dei diritti doganali, potranno sfruttare al massimo le potenzialità del sistema portuale e della ZES adriatica». Il Direttore Territoriale Puglia, Molise e Basilicata ADM Marco Cutaia: «Fondamentale il radicamento territoriale delle strutture di ADM per affiancare e sostenere le economie regionali in un’ottica di Sistema».
«Dobbiamo trasformare la transizione energetica, già in atto a Brindisi, da annunciato mattatoio sociale, con l’inevitabile perdita di centinaia di posti di lavoro, ad opportunità di sviluppo e di rilancio per tutta l’economia locale – commenta il presidente di AdSP MAM Ugo Patroni Griffi -. Oggi è un giorno storico per Brindisi. Un giorno che premia un lavoro enorme fatto di progettazioni, incontri, studio e impegno. Il cammino intrapreso con l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, con il Comitato di indirizzo delle ZES e con gli Enti locali sta producendo i risultati auspicati nei tempi previsti. Prossimo passo, sarà la redazione del regolamento di esercizio, così come previsto dalle prescrizioni dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, e il completamento della infrastruttura. Ricorreremo- conclude il Presidente– alla formula del parteniariato pubblico-privato, incaricando Cassa Depositi e Prestiti di ricercare sul mercato globale un terminalista che creda nello sviluppo del punto franco di Brindisi. D’altronde al giorno d’oggi i maggiori terminalisti sono al contempo gestori e sviluppatori di zone franche».