Nasce anche a Brindisi il Centro Specialistico per la diagnosi e la cura del trauma interpersonale. A deciderlo è stata la Asl, in ottemperanza alle “Linee Guida regionali in materia di maltrattamento e violenza delle persone minori di età”, che prevedono tre differenti livelli di azione. Quello che ora prende vita a Brindisi è un centro di secondo livello: la sua funzione sarà quella di curare i minorenni vittime di maltrattamenti, violenze e abusi accertati dalle équipe integrate multidisciplinari territoriali (che rappresentano il primo livello); il terzo livello, che è regionale, è costituito dal GIADA, Gruppo Interdisciplinare Assistenza Donne & bambini Abusati, un centro altamente specializzato operante dal 2000 all’interno dell’ospedale pediatrico Giovanni XXIII di Bari. Il Centro Specialistico di Brindisi provvederà: ad ascoltare i minori che gli verranno segnalati; a formulare diagnosi personalizzate nei loro confronti, ma anche nei confronti delle rispettive famiglie; ad erogare consulenze per gli operatori dei servizi sociali che le richiederanno. Potrà occuparsi anche di minorenni autori di reati. Il lavoro della équipe del Centro si concluderà con una relazione contenente un progetto di intervento individuale dedicato a ciascuno dei soggetti presi in carico e sottoposti a cure psicologiche Le eventuali ipotesi di reato che dovessero emergere nel corso della terapia saranno segnalate alle autorità di competenza. Coordinatrice è stata nominata la dottoressa Monica Scotto Di Carlo, dirigente psicologa. Fra i suoi compiti, oltre a quelli organizzativi: interlocuzione con le istituzioni, supervisione del lavoro svolto dagli psicologi dipendenti, formazione dei nuovi operatori. A sua volta, la dottoressa Scotto Di Carlo si è formata seguendo per due anni i corsi specializzati indetti da GIADA. Oltre alla coordinatrice, nel Centro lavoreranno due psicologi: verranno assunti dalla Asl con appositi bandi. Fra le caratteristiche richieste per partecipare, quelle delle particolari capacità professionali: dovrà cioè trattarsi di professionisti in possesso di una formazione e di un’esperienza specifica, dunque già esperti in materia di maltrattamenti e violenze; almeno uno dei due dovrà inoltre possedere competenze in psicologia dell’età evolutiva. Il Centro, che avrà sede nell’ospedale Perrino, potrà avvalersi anche della collaborazione di altri professionisti (pediatri, ginecologi, neuropsichiatri infantili). I DATI: abusi e maltrattamenti nei confronti dei minori in provincia di Brindisi risultano in crescita. E’ quanto emerge dai dati forniti dal centro Crisalide, servizio dell’Ambito sociale territoriale Brindisi – San Vito dei Normanni. Nell’ultimo periodo esaminato, e cioè da gennaio a novembre 2020, i casi sono trattati sono stati 104; nel 2019 erano stati 77.
Minori maltrattati, la Asl di Brindisi istituisce Centro di cura
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