Autore: Fotografando

Marina Militare: ricordata anche a Brindisi l’impresa di Premuda

Lo scenario del seno di ponente, il Castello Svevo di Brindisi e il «San Giusto» col Gran Pavese nella base della Marina Militare per ricordare degnamente, nella ricorrenza del 10 giugno, l’impresa di Premuda, un’azione navale compiuta dai MAS 15 e 21 rispettivamente comandati da Luigi Rizzo e Giuseppe Aonzo, che all’alba del 10 giugno 1918, in piena prima guerra mondiale, penetrarono di nascosto tra le unità di una formazione navale nemica diretta al canale d’Otranto, riuscendo a silurare e ad affondare la corazzata SMS Szent István (Santo Stefano). Nell’azione venne colpita da un siluro anche la corazzata gemella Tegetthoff (dal nome dell’ammiraglio che nel 1866sconfisse la flotta italiana nella battaglia di Lissa); ma in questo caso il mancato funzionamento del dispositivo di esplosione impedì l’affondamento.

LA NOTA UFFICIALE DELLA GIORNATA DELLA MARINA MILITARE 2020

Questa mattina a Palazzo Marina si sono svolte le celebrazioni per la Giornata della Marina 2020 alla presenza del Ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini, del Capo di stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, del Sottosegretario della Difesa, on. Giulio Calvisi, del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare, ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, nel pieno rispetto delle misure necessarie a contenere la diffusione del Covid-19.

La cerimonia ha trovato il suo momento più solenne durante la deposizione di una corona di alloro sulla lapide ai Marinai d’Italia caduti al servizio della Patria. Con la Giornata della Marina la Forza Armata celebra l’anniversario dell’Azione di Premuda del 10 giugno 1918, una delle più significative e ardite azioni compiute sul mare durante la Prima guerra mondiale, quando il Comandante Luigi Rizzo e il Guardiamarina Giuseppe Aonzo, al comando dei MAS 15 e MAS 21, attaccarono una formazione navale austriaca nelle acque antistanti Premuda (costa dalmata), provocando l’affondamento della corazzata Szent Istvan “Santo Stefano”.

La storia della Marina Militare costituisce un prezioso patrimonio di valori e tradizioni che ogni marinaio custodisce e trasmette nell’ordinaria quotidianità dello svolgimento del proprio servizio a protezione e a supporto della Nazione e dei suoi cittadini, garantendo come missione primaria la sicurezza dal mare e sul mare e svolgendo attività umanitarie ed emergenziali, di soccorso e assistenza medico-sanitaria. In questo periodo di emergenza pandemica, grazie all’impegno silente e costante di ufficiali, sottufficiali, graduati, marinai e del personale civile, dislocati nei cieli e nei mari del mondo, la Marina continua ad assicurare, non senza difficoltà e rilevanti sforzi, i propri impegni istituzionali a livello nazionale e internazionale, contribuendo alla stabilità e alla sicurezza del Paese. Nel Mediterraneo, nell’Oceano Indiano, nel Golfo Persico, nel Golfo di Guinea e nel Mar Artico la Marina è presente: con l’operazione Mare Sicuro per i controllo dei flussi migratori; con la missione europea Atalanta di contrasto alla pirateria, in difesa dei traffici marittimi e della libertà di navigazione contro le incursioni dei pirati somali; con l’operazione navale europea Irini per il pattugliamento delle acque libiche; con la partecipazione alla Standing Nato Maritime Group 2 (SNMG 2) nel Mar Nero, composto da 8 unità navali della Nato attualmente al comando dell’Italia, dove il personale della Marina è impegnato in un programma addestrativo volto ad accrescere le capacità professionali, favorendo l’integrazione tra gli equipaggi delle navi del dispositivo e assicurando una presenza continua e visibile in grado di garantire la sicurezza marittima e gli interessi vitali dell’Alleanza Atlantica.

Nell’ambito delle attività di contrasto al COVID-19 la Marina Militare ha dato prontamente corso alle attività concorsuali volute dal Ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini, fornendo uomini e mezzi a supporto del Sistema nazionale di Protezione civile. Degli oltre 100.000 militari resi disponibili dalla Difesa dall’inizio dell’emergenza sanitaria COVID-19, ben 20.000 sono uomini e donne della Marina Militare. Il nostro personale specialistico è stato inviato in supporto al Servizio Sanitario nazionale, con un coinvolgimento che ha toccato punte di oltre 130 unità, tra Medici, Infermieri e tecnici sanitari, impiegate in diverse aree del paese. La generosità e la carica umana con cui il personale di Forza Armata affronta le sfide, come quelle legate all’emergenza sanitaria, non passano inosservate e risultano compatibili con quelli che sono i livelli di preparazione e di addestramento che fanno parte del bagaglio professionale di ogni marinaio. La festa è dedicata a loro, uomini e donne altamente qualificati che, all’impegno richiesto per svolgere i compiti assegnati, uniscono la passione e l’orgoglio di chi si dedica ogni giorno con dedizione al bene comune.

IL VIDEOMESSAGGIO DEL CAPO DI STATO MAGGIORE DELLA MARINA MILITARE
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