Autore: IN EVIDENZA Qui Manuela Rubriche

Marco Di Bello, orgoglio brindisino e un esempio per tutti i giovani

I brindisini di cui andare fieri sono molti e in diversi campi, ma avere a che fare con un illustre concittadino che, nonostante i prestigiosi traguardi raggiunti, è rimasto umile, pieno di garbo e molto legato alla propria terra, tanto da continuare a viverci, fa il doppio del piacere. Parliamo di Marco Di Bello, brindisino doc e arbitro calcistico internazionale. Di certo, tutti i tifosi e appassionati di calcio lo conoscono e sanno bene quanto lui sia importante. È di pochi giorni fa un ulteriore riconoscimento che lo ha insignito della qualifica di miglior arbitro internazionale. Le sue esperienze calcistiche sono numerose e di notevole rilevanza, non ultima la sua presenza al VAR nell’Europeo appena concluso. Ma ciò che vogliamo sottolineare e che lo stesso Marco tiene a non trascurare, è la potenza di credere in un sogno.

L’arbitro Di Bello dev’essere un esempio per i tanti giovani brindisini, i quali spesso hanno difficoltà a credere che qualcosa di buono possa accadere nella loro vita. Marco è un’ispirazione per molti e -come asserisce lui – i sogni sono fondamentali, ma lavorare duramente, facendo anche dei sacrifici, consente il raggiungimento della meta tanto desiderata. Perché mai nulla cade dal cielo. Di Bello ha iniziato la sua carriera un po’ per gioco: appassionato di calcio, nel 1999 ha intrapreso il corso per arbitri. Era puro divertimento. Piano piano, ha compreso quanto quel mondo lo appassionasse. Ha avuto, così, inizio il suo percorso dal circuito dilettantistico a quello professionale. Nel 2012 è approdato all’ambita serie A.

Diventato un arbitro professionista, ha potuto e dovuto, visti i numerosi impegni che ne sono scaturiti, lasciare il suo lavoro in banca, per dedicarsi esclusivamente alla nuova professione sportiva. Non ha mai smesso di sognare, né tanto meno di lavorare con abnegazione per il raggiungimento dei suoi obiettivi. E l’impegno è costante: quotidianamente allena il suo fisico avvalendosi di un preparatore atletico locale. Inoltre, prima di ogni partita, studia le squadre, i calciatori e le strategie di gioco, grazie a una piattaforma messa a disposizione agli arbitri del suo calibro. Senza, ovviamente, trascurare il lavoro mentale che gli consente di gestire l’ansia e lo stress a cui è sottoposto dal suo ritmato lavoro. Avendo quarant’anni, Marco ne ha dinanzi a sé altri dieci di attività in campo. La passione e la professionalità con cui svolge la sua professione saranno sempre i perni sui quali si ergerà la sua competenza e siamo certi che numerose altre soddisfazioni arriveranno. A prescindere dalla fede calcistica, ogni brindisino deve fare il tifo per lui, terza squadra in campo, sentendosi orgogliosi di averlo come concittadino.

Manuela Buzzerra (Rubrica QUI MANUELA – Agenda Brindisi)

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