Autore: Controvento IN EVIDENZA Rubriche

Maledetta rete senza regole!

Banalità del male, banalità dell’idiozia. Orrore e ribrezzo. La bimba palermitana è morta per nostra colpa. E così pare anche il bambino barese. Per il cinismo, il lassismo, l’ipocrisia di tutti noi che accettiamo passivi che la nostra cosiddetta civiltà si nutra di subdole barbarie. Non è la prima volta che minori, o comunque persone fragili, perdono la vita per praticare «giochi» social demenziali e pericolosi. Una società con i giusti anticorpi avrebbe già da tempo risolto radicalmente tutti i problemi generati da soggetti psicopatici che pensano e attuano queste e altre simili forme degenerative di tipo criminoso. Invece, per un distorto concetto di libertà, non si è avuto mai il coraggio di varare una legislazione internazionale che delinei con precisione gli ambiti e i limiti dei network, imponendo ai provider regole certe e invalicabili, la cui infrazione deve sempre comportare dure sanzioni civili e penali. Non basta prevedere l’intervento dell’autorità giudiziaria a delitto commesso, come non basta al cittadino avere la facoltà di intasare ulteriormente il lavoro delle Procure con le denunce per violazione della privacy. Ora, dopo la tragica scomparsa delle piccole vittime innocenti che volevano diventare star dei social, la decisione del Garante per la protezione dei dati personali di «sospendere» fino a metà febbraio la piattaforma TikTok che promuove, tra gli altri, questi edificanti «challenge» ad alto rischio, fa ridere e fa indignare al contempo.
Basta, finiamola con queste matte bestialità e con l’inaccettabile linea morbida che vorrebbe normare in punta di diritto civile ciò che invece urge ingabbiare in leggi di carattere penale. Basta con lo scaricare la responsabilità della vigilanza ai genitori dei minorenni e ai lori educatori: è la legge che deve tutelare preventivamente i diritti e la salute psicofisica dei minori. Qui si assiste all’assurda ipocrisia di un sistema sociale che istituisce le «fasce protette» in tv per non creare turbamenti ai piccoli (ma loro quelle parolacce evitate le praticano e le sentono in giro), mentre poi fa finta di non sapere che gli stessi piccoli, con un semplice click, possono accedere al più stomachevole dei siti porno o di morte. Vergogna! Siamo diventati tutti come le tre scimmie Garzanti: non vediamo, non sentiamo, non parliamo. Ma quando arriva l’ora della responsabilità e del coraggio? Chi sarà il primo politico, giurista o … influencer a dire che lo smartphone è un’arma, e che per averla bisogna avere il … porto d’armi? Allora, cellulari polifunzionali soltanto ai maggiorenni, telefonini con funzioni ridotte ai minori. E per la rete (mantenetevi forte), censura e repressione, quando è necessario. Non vi disorientate, nessun oscurantismo liberticida, ma solo recupero di quei valori fondanti di ogni sana, saggia civiltà. Una democrazia è veramente libera e forte quanto più l’autentica libertà viene tutelata da leggi forti.
Bastiancontrario (Agenda Brindisi – 29 gennaio 2021)

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