Autore: Attualità IN EVIDENZA

«Mafalda sono io»: storie di fughe, regine, principesse e lager

Storie che si intrecciano, c’è chi fugge per amore, Maria e Totò (foto) , giovani salentini, chi per paura dei tedeschi, il Re, la Regina ed il governo Badoglio, chi per raggiungere i figli, Mafalda di Savoia … Settembre 1943, tra armistizio e nascita di una nuova Italia a Brindisi, che diventa capitale il 10.9.43, il racconto di un’Italia che spera, di una principessa che muore nel lager ed una regina dal cuore d’oro. Questi i pezzi che compongono questa storia, dalla quale partire, tra microstoria e macrostoria, per dibattere anche oggi, nella giornata della memoria, di una tragedia da non dimenticare mai. Questa è «la storia della mia vita», poiché Maria è Totò sono i miei genitori e l’otto settembre, 1943 nasce la mia famiglia, a, Francavilla Fontana, quando sono in fuga d’amore e poi si sposano e casualmente, in povero viaggio di nozze, su un calesse, incontrano la regina Elena. Si ferma a parlare con loro, fanno amicizia, tanto che la sovrana si sfoga con loro sulla figlia Mafalda. Questa è arrestata dai nazisti e portata al lager di Buchenwald, in Germania, dove muore nel 1944. Il resto della storia, per non anticipare il finale, lo si potrà ascoltare nel videoracconto che leggerò sabato 29 gennaio, dalle ore 18, in diretta Facebook su HDLibrary. Quella che è qui riportata. Si accenna anche a Brindisi capitale, d’Italia. Insomma è microstoria che si mescola alla macrostoria, come piace a me. Insieme si racconta meglio e vi è più piacere a scrivere.
Mimmo Tardio (foto tratta dalla copertina di Agenda Brindisi – 29 gennaio 2022)

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