(a. c.) – Una giornata carica di dolore, tristezza e commozione. Stamane i funerali di Emanuele Guadalupi, il 35enne avvocato brindisino morto a Milano, tra sabato e domenica scorsi, in conseguenza della caduta dallo scooter col quale stava rientrando a casa dopo una tranquilla serata con amici. E’ accaduto in via Gianbologna a causa di un tombino dissestato che ha provocato il fatale incidente. La notizia della morte di Emanuele aveva provocato grande commozione e profondo cordoglio in città: si tratta del secondogenito del dottor Vincenzo Guadalupi, molto noto per il suo lungo percorso politico-amministrativo e per aver ricoperto anche il ruolo di Difensore Civico; Vincenzo è figlio dell’indimenticato on.le Mario Marino Guadalupi, figura di primissimo piano della politica brindisina, a lungo parlamentare e con incarichi di governo come sottosegretario. Il rito funebre è stato celebrato nella Chiesa della Pietà. Il feretro era giunto a Brindisi nella tarda serata di ieri dopo gli accertamenti autoptici che hanno stabilito che il decesso, pur dopo prolungati tentativi di rianimazione, è stato provocato da un trauma cranico, conseguenza dell’impatto sull’asfalto dopo la caduta. Emanuele, che viaggiava a velocità molto moderata, indossava correttamente il casco e guidava sempre in maniera scrupolosa.
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Nella casa di famiglia, in corso Roma, sono state tantissime le persone che hanno voluto rendere omaggio alla salma e soprattutto confortare papà Vincenzo, mamma Francesca, il fratello Mario Marino, tutti i familiari e la compagna Raffaella. Momenti strazianti per una perdita così grave, per la giovane età di Emanuele e per le sue apprezzate doti umane e professionali, rimarcate nel corso della funzione religiosa dall’avvocato Francesco Assegnati in rappresentanza dello studio CBA di Milano e del contitolare Roberto Brustia: «Emanuele – ha detto – era un grande professionista, ma soprattutto un caro amico, un fratello per tutti noi. Con la sua forza e le sue qualità era diventato un punto di riferimento per tutto il team». E in chiesa c’erano molti colleghi, quelli di Milano, di Brindisi o di altre città che hanno voluto dare l’estremo saluto ad Emanuele. Erano presenti anche il governatore della Puglia Michele Emiliano, da sempre amico di famiglia, e il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi.
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Toccante l’intervento del fratello Mario Marino (foto), che non sa darsi pace per questa assurda morte. Ha parlato della tragedia ma soprattutto di lui, un ragazzo meraviglioso: «Emanuele, io sono orgoglioso di te». Forte e commovente l’applauso scattato in chiesa. E fuori tantissima gente, in attesa di rivolgere l’ultimo, affettuoso saluto a questo giovane professionista che continuava ad avere nel cuore la sua città, che ne seguiva le vicende sportive e non solo, che era legatissimo alla famiglia.
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