Appena ieri il consigliere regionale M5S Gianluca Bozzetti ha dato ufficialmente notizia (leggi QUI) della sigla della convenzione tra Arpal e Provincia di Brindisi per la ricollocazione di 12 lavoratori della partecipata Santa Teresa s.p.a, «dopo anni di tavoli e promesse. Una vertenza, quella della Santa Teresa, di cui mi sono occupato dall’inizio della legislatura, per cui oggi – ha dichiarato Bozzetti – non posso che esprimere soddisfazione per il risultato raggiunto». E ancora: «Oggi si conclude positivamente un altro pezzo di questa vertenza che va avanti da oltre 5 anni, la tutela dei livelli occupazionali e la valorizzazione del capitale umano resteranno sempre la mia priorità, nessuno deve rimanere indietro». Ma in Regione c’è qualcuno che ha un’opinione diversa e la esplicita attraverso www.agendabrindisi.it. Parliamo del presidente della task force regionale Leo Caroli: «Leggo roboanti dichiarazioni di un consigliere regionale circa la firma del ‘protocollo tra Arpal e Provincia di Brindisi’ per il potenziamento dei Centri per l’Impiego. Ne contesto in toto il contenuto e manifesto la profonda delusione per la ratio che ne è alla base: la smania di apparire, di parlare di cose di cui non si sa nulla, se non per sentito dire, pur di avere visibilità». Riflessioni molto polemiche se non caustiche. E allora chiediamo se sia colpa del clima pre elettorale che ormai si respira? «Mi spiace, non basta per giustificare la gravità dei millantati, inesistenti meriti in seno alla crisi Santa Teresa. Le cui soluzioni sono tutte esclusivamente in capo al tavolo di crisi , incardinato presso la Task Force da me presieduta, e frutto del formidabile lavoro prodotto dai sindacati, dal Presidente della Provincia Riccardo Rossi, dal Presidente della Santa Teresa Marchionna, e dagli stessi lavoratori, sempre protagonisti del confronto e, quando è servito, della lotta. La continuità dei servizi, la messa in sicurezza dei lavoratori e, al tempo stesso, dei conti della società, il progetto di rilancio aziendale, a partire dal servizio di recupero della fauna selvatica, a suo tempo rilanciato, sono gli obiettivi , in buona parte raggiunti, del tavolo di crisi. Basta leggere i verbali della task force per valutare il lavoro fatto ed apprezzare quello prospettico. cosa evidentemente fatta dal solerte consigliere regionale che ha voluto così “fare proprie” le determinazioni del tavolo di crisi».
Leo Caroli è molto esplicito circa la sottoscrizione dell’intesa, così come annunciato da Bozzetti: «A tal proposito, vorrei far notare che nessun protocollo, contrariamente a quanto millantato dal consigliere, è stato firmato. L’accordo di collaborazione tra l’Arpal e la Provincia di Brindisi sarà sottoscritto martedì 14 luglio, presso la Presidenza della Regione Puglia, in occasione della riunione del tavolo task force che ho convocato. Sarà l’occasione per presentare il progetto di potenziamento dei Cpi che dà risposta alle esigenze della cittadinanza, in passato costretta a file interminabili ed inaccettabili, per l’accesso disservizi. E, al tempo stesso, consente di valorizzare le professionalità presenti in Santa Teresa che realizzerà i servizi di supporto presso i Cpi. Rimane forte l’impegno per superare la sovraccapacità produttiva di Santa Teresa, evitare qualsivoglia ipotesi residua di riduzione del personale, traguardare il progetto integrativo per gli esuberi dei servizi di pulizie (le cui problematiche rappresentano una priorità assoluta) e sostenere il progetto di Regione Puglia di rilancio della Cittadella della ricerca, essenziale motore per il futuro sviluppo di Brindisi, entro cui la Provincia di Brindisi potrà avere ambiti d’intervento per valorizzare anche ulteriori professionalità presenti in Santa Teresa». E cosa occorre perché ciò avvenga? «Per fare questo, occorre conservare il profilo basso – conclude Leo Caroli – e continuare lavorare sodo, come abbiamo fatto sino ad oggi, senza proclami e, soprattutto, nel rispetto dovuto ai lavoratori ed alle alle loro famiglie che soffrono per le sospensioni dal lavoro, inferiori di cassa integrazione, le incertezze legate al posto di lavoro. E, infine, nel rispetto delle intelligenze dei brindisini».