Autore: Basket IN EVIDENZA Sport

Legabasket: dopo lo stop di Varese, Brindisi affronta l’Aquila Trento

A otto giornate dal termine della fase regolare del campionato di serie A, la situazione dell’Happy Casa Brindisi è sempre più complicata e lo spettro della retrocessione fa sentire il suo peso! Quella di Varese era una delle trasferte più abbordabili e la NBB avrebbe dovuto vincere per portare un po’ di fieno in cascina prima di incontrare squadre più corazzate. Invece, a Masnago, la NBB si è nuovamente sciolta nel finale e non ha potuto resistere alla rimonta dei padroni di casa; guidati da Besson e Mannion i lombardi hanno chiuso il match 81-73.

La gara si è prestata a tantissime critiche da parte della tifoseria, in particolar modo, riguardanti la gestione del minutaggio da parte di coach Sakota. Al tecnico greco viene rimproverato di aver «spremuto» ogni stilla di energia dei suoi uomini migliori i quali, stando al ragionamento alla base delle critiche, sarebbero arrivati poco lucidi nel finale di partita (perso di un solo punto con il parziale 18-17). La domanda è lecita: è colpa di rotazioni così ristrette se Brindisi ha perso un fondamentale scontro diretto in ottica salvezza? Stando ai numeri dei tabellini, non sembra che coach Sakota abbia esagerato le rotazioni, di fatto rispettando il minutaggio medio dei suoi uomini; certo è che Laquintana e Lombardi non hanno visto il campo, mentre Riismaa ha giocato poco meno di due minuti nel primo tempo.

Sappiamo che il giovane talento estone è «bloccato» dall’ampio minutaggio concesso a Sneed, del quale evidentemente questa squadra non può fare a meno; per quanto riguarda il capitano Laquintana e Lombardi, il minutaggio è ampiamente sotto media. Facciamo un esempio, guardiamo la rotazione dell’Olimpia Milano nel corso delle tre partite giocate in Coppa Italia; ai quarti di finale, contro Trento, coach Messina ha ampliato la rotazione, mandando in campo tutti gli uomini a propria disposizione: 15 minuti per Bortolani, 18 di Flaccadori, 5 per Caruso e nessuno dei titolari oltre i 25 minuti. In semifinale contro la Reyer, nonostante una partita dominata, coach Messina ha concesso solo 3 minuti a Bortolani, appena 2 a Caruso e meno di 20 minuti a Devon Hall. Shields invece è rimasto in campo per 30 minuti. In finale lo staff tecnico milanese ha dato un’altra sforbiciata alle rotazioni: solo sei giocatori oltre i 20 minuti in campo (30 minuti per Hall, oltre 32 per Shields), Tonut meno di 8 minuti giocati, 3 per Bortolani, 2 per Ricci. Via via che la posta in gioco saliva, coach Messina rastremava le sue rotazioni, nonostante un roster di indubbio valore, è evidente che il tecnico ha voluto mandare in campo gli uomini che riteneva mentalmente più pronti a giocare una partita così importante.
Un condizionamento fisico eccessivo, avrebbe presentato il conto nell’ultima frazione, invece Brindisi è crollata nel terzo parziale e per motivi presto elencati: ha perso il controllo del pitturato lasciando gli esterni di coach Bialaszewski penetrare e scaricare a piacimento, ha subito il maggior numero di triple rispetto al totale e perso una spropositata quantità di possessi. La Happy Casa si è lasciata sfuggire la vittoria giocando in maniera troppo discontinua e concedendo facili canestri in transizione che sono poi il fulcro del gioco varesino. Domenica 17 marzo il match interno contro l’Aquila Trento. Si gioca alle 18.30 (diretta Dazn) con la direzione arbitrale affidata a Lorenzo Baldini, Edoardo Gonella e Marco Catani.
Paolo Mucedero

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