Autore: Controvento IN EVIDENZA Rubriche

Le paturnie dell’uomo qualunque

Sarà l’età, o magari il peperone ripieno mangiato ieri sera, ma oggi mi sento più stressato e nervoso del solito. Ed è perciò che, da stamattina presto, i miei pensieri vanno e vengono passando per la mia testa come le famose donnine evocate da monsieur Diderot. D’accordo, il Giro d’Italia è un grande evento, una vetrina per la città, ma … e i disagi dove li mettiamo? Perché mai chiudere sin dalle ore 19.00 della sera prima viale Moro e viale Togliatti? Perché, i passaggi a livello si chiudono forse ore prima del transito dei treni? Andrà tutto bene? Me lo auguro ma questa frase non mi è nuova e spero non porti sfiga. Come faremo poi ad assieparci lungo il bordo strada senza incorrere nei famigerati assembramenti? I tifosi dei ciclisti (ma esistono ancora?) avranno tutti la mascherina d’ordinanza? E l’ordinanza, scritta in vergognoso stile burocratese dagli azzeccagarbugli di Emiliano, è stata compresa dai cittadini? Per organizzare l’ordine pubblico, la viabilità, i servizi eccetera, sono state fatte delle riunioni ad hoc? Il signor Sindaco avrà interloquito col signor Prefetto uscente, ma – mi domando – lo ha fatto anche con quello subentrante, non ancora insediato? E, mi chiedo, sempre il signor sindaco come fa ad incontrare il presidente della Provincia se questi è lui medesimo? Si siede di fronte ad uno specchio, parla e risponde facendo le due parti? Non è che poi attraversa lo specchio come fa Alice nel paese delle meraviglie? Malgrado tutto il lavoro che fa, pover’uomo, c’è qualche carognone che vorrebbe pure si tagliasse l’indennità!
Ora i pensieri continuano ad andare su e giù come pensionati al corso e già sto fantasticando su altri casi miei e vostri. Il giovane telelavorista recluso nella barca a vela giù al porto avrà il permesso di staccare per andare a veder passare il Giro? E il presidente Ugo Patroni Griffi ci andrà oppure sarà sempre impegnato a guardare col binocolo il canale Pigonati e l’ex capannone Montecatini? A proposito, ma davvero si vuol trasformare quel grande pollaio coperto in un terminal? E la storica, bella stazione marittima cosa la facciamo diventare l’ennesimo supermarket o un bel negozione di cinesini? Il presidente dell’Authority ha poi parlato di una spesa di circa venti milioni di euro per allargare il famoso canale: praticamente quasi il doppio di quanto si spenderà per realizzare la New Arena, il palazzo dello sport che dovrebbe essere ultimato entro due anni (sperando che non segua l’esempio del lido Cala Materdomini!). Egregio professore presidente, lei parla a muzzu o si è fatto fare un preventivo? A me venti milioni sembrano un’enormità! A prescindere che quel canalicchio va ampliato al più presto perché quando fu realizzato dall’ingegnere siracusano nel lontano 1778 le navi erano grandi quanto lo yacht di Briatore mentre ora sono dei condomini galleggianti, ha contattato qualche bravo geometra? Anche lo stesso Flavio che è appunto geometra … E nonno Vito, l’eroico pennellatore-rifinitore lo ha sentito? Quello è capace di organizzare una squadra di cento pensionati volontari che lavorerebbero a costo zero! Tutte questi problemi mi fanno agitare: scusate vado di là a prendere novanta gocce di Valium …
Bastiancontrario (Rubrica CONTROVENTO – Agenda Brindisi 9 ottobre 2020)

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