Autore: Basket IN EVIDENZA Sport

Nel Pala Pentassuglia la «prima volta» di Silvia Marziali con Brindisi

(a. c.) – Nella terna designata per dirigere Happy Casa Brindisi-Vanoli Cremona (in programma domenica 20 marzo alle 18) ci sarà anche Silvia Marziali, neo promossa nel massimo campionato maschile e già arbitro internazionale. Ha 32 anni ed è originaria di Fermo. Sarà la sua «prima volta» nel Pala Pentassuglia e in assoluto con la squadra di coach Frank Vitucci in stagione. Con lei il primo arbitro Saverio Lanzarini e Guido Federico Di Francesco, entrambi abituali «frequentatori» del palasport brindisino. Dopo aver già fischiato in Supercoppa (cominciando con il derby del nord-est Trento-Trieste), la Marziali ha esordito in LBA il 26 settembre scorso nel Pala Dozza dirigendo (con Manuel Mazzoni e Valerio Grigioni) la turbolenta partita tra Fortitudo Bologna e UnaHotels Reggio Emilia, vinta d’un sol punto dalla formazione reggiana. E fu la gara dell’espulsione di coach Jasmin Repesa, che (clamorosamente) si dimise dopo l’esordio stagionale con la «Effe».

Barbara La Rocca a Brindisi nel 2009 con Caroti e Terreni (Foto Maurizio De Virgiliis)

Per ritrovare una terna arbitrale con una presenza «rosa» nel Pala Pentassuglia (foto) bisogna risalire alla serie A2 della stagione 2008/2009, con la neo promossa Enel Brindisi guidata dallo «sceriffo» Giovanni Perdichizzi. Era il 29 marzo 2009, derby con Scafati: finì con la vittoria dei campani 77-74. La donna era la romana Barbara La Rocca, che diresse con Alessandro Terreni di Vicenza e Gianni Caroti di Cecina.

Silvia Marziali è un medico. Ci piace riportare alcune dichiarazioni rese al collega Fabrizio Fabbri per il Corriere dello Sport (28 settembre 2021): «Le mie giornate non sono piene, di più. Mi piace essere dottoressa sul campo, come quando arbitro. La medicina d’urgenza è un settore strategico e delicatissimo. Si vivono fortissime emozioni, si cerca di salvare vite. Non sempre ci si riesce purtroppo. Da marzo ho lavorato a Campobasso nel reparto Covid. Ho visto tante persone spegnersi lentamente senza aver modo di restituirle alla vita, all’amore dei loro cari. Eppure altrettante siamo riusciti a salvarle. E’ difficile, ma è un lavoro stupendo. Certo, poi il basket è un’altra cosa: in ogni caso serve comunque una grande forza interiore per arrivare in alto e restarci». Dottoressa Marziali l’aspettiamo con piacere a Brindisi … e naturalmente in bocca al lupo per il suo esordio nel «palazzo» più meridionale della serie A.

Le foto di Silvia Marziali sono di Francesco Iasenza.

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