Autore: Basket IN EVIDENZA Sport

LBA: ecco il «volto» tecnico-tattico della nuova Happy Casa Brindisi

L’ingaggio di Nick Perkins, centro mancino ex University at Buffalo, ha completato il roster dell’Happy Casa Brindisi. James Bell è qui da giorni, mentre si attende l’arrivo degli altri stranieri che, superato il problema dei visti, dovranno rispettare il protocollo sanitario (con le novità di queste ore circa il doppio tampone e la mini quarantena) prima di cominciare ad allenarsi. Gli italiani e Darius Thompson stanno già lavorando sodo in vista dell’impegno di Supercoppa e in particolare del girone di qualificazione che si svolgerà nella cosiddetta «bolla» di Olbia con la partecipazione di Sassari, Roma, Pesaro e della stessa Brindisi. In attesa che il gruppo sia completo, proviamo a delineare il «volto» tecnico-tattico della nuova squadra e quindi le soluzioni che lo staff tecnico (Consoli-Morea-Vitucci / Foto di copertina Vincenzo Tasco) si appresta ad adottare. Il quintetto potrebbe essere composto da Thompson, Harrison, Bell, Willis, Perkins: il reparto esterni ha muscoli e personalità, è complessivamente efficace nel tiro; Thompson ed Harrison hanno avuto buone percentuali nella scorsa stagione, mentre James Bell rende meglio sugli scarichi che nel creare la giocata. Le chiavi del gioco saranno nelle mani di Darius Thompson che dovrà innescare Willis al tiro da fuori e dal pick and roll, l’ex Ulm ha ottime percentuali ed è efficace sugli scarichi dei compagni, ha buona padronanza del palleggio e sa concludere al ferro le penetrazioni.

D’Angelo Harrison

Harrison ha dimostrato, durante tutta la propria carriera, di essere un ottimo tiratore con percentuali in miglioramento dal primo anno da professionista. Sa arrestare il palleggio per tirare in sospensione, oppure sparare la tripla un metro dietro la linea. D’Angelo ha subito specificato che non è stato chiamato a «sostituire» Banks, ma di sicuro, aggiungiamo noi, si assumerà parte delle responsabilità che furono dell’Agent 0: creare accoppiamenti vantaggiosi e sfruttarli, punire i cambi di marcatura «lungo-piccolo», tenere coinvolti i compagni ed essere continuo durante la gara. Harrison è un giocatore esperto e ci metterà poco ad intuire i propri margini di manovra. Il quintetto ha punti nelle mani, la scommessa è rappresentata da Nick Perkins che sembra, onestamente, il meno adatto al sistema di coach Vitucci.

Nick Perkins

Il giovane centro non ha il dinamismo di John Brown, vero perno del sistema in questi due anni, e difficilmente potremo vederlo condurre il contropiede come era nelle prerogative del doppio zero. Il campionato giapponese non è di certo il più competitivo del mondo, quindi Nick sarà una scommessa paragonabile a quella di JB, vedremo se riuscirà ad avere lo stesso impatto. Rispetto a John ha molta più presenza in area grazie ai suoi abbondanti 115 chili ed un maggior numero di movimenti dal post. Ha buona agilità all’interno dell’area ma non ha esplosività per battere il proprio uomo partendo da fuori area.

Ousman Krubally

Dalla panchina si alzeranno Krubally, Zanelli e Gaspardo che «spenderanno» molti minuti. Raphael sarà ancora un’arma tattica importante per cambiare ritmo e andamento della gara: sarà impegnato sia da numero 3 che da numero 4 e, insieme a Krubally, porterà ancora più fisicità nel quintetto. La varietà di quintetti è quindi garantita e consentirà alla Happy Casa di adattarsi pressoché a tutte le avversarie del campionato. Le altre due scommesse sono Udom e Visconti: entrambi possono vantare un pedigree importante in A/2: Mattia ha una notevole struttura fisica che lo porterà a coprire anche il ruolo di «quattro atipico», ma deve senz’altro migliorare le proprie percentuali al tiro. Questo non è un problema di Riccardo, invece, in quanto già uno dei migliori tiratori degli scorsi playoff di A/2: per lui la sfida sarà adattare il proprio gioco al livello superiore, migliorare le proprie doti fisiche per essere efficace anche contro difese più veloci e fisiche di quelle viste nel secondo campionato italiano. Riccardo è tra i prospetti più interessanti del nostro basket, ha scelto subito il professionismo invece di prendere il volo per gli Stati Uniti e ciò gli fa onore; ha impressionato sia tra le fila delle giovanili Reyer che in Nazionale.

Thompson e gli italiani al lavoro (Foto Vincenzo Tasco)

Sarà, come sempre, una squadra interessante, con elementi tattici differenti rispetto alle ultime due edizioni e probabilmente, con un ritmo di gioco leggermente più basso. Non pensiamo che cambierà molto dal punto di vista difensivo, l’impronta rimarrà quella di una difesa attiva sui possessi avversari e nel tentativo di rubare il pallone, ma con Willis, Perkins e Krubally il canestro sarà più presidiato e la NBB potrebbe soffrire di meno contro quelle squadre che fanno dell’attacco in area il proprio vanto.

Paolo Mucedero (analista tecnico di Terzo Tempo / Agenda Brindisi)

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