In una società in cui il rispetto per l’ambiente non è mai scontato, anzi spesso ignorato. In una realtà in cui si continua a consumare e inquinare indiscriminatamente, senza una reale attenzione per ciò che sarà e per come, in futuro, le nuove generazioni saranno costrette a modificare le loro abitudini per poter gestire le risorse. In un mondo in cui ogni anno l’Earth Overshoot Day, cioè la velocità con cui la popolazione mondiale utilizza le risorse naturali della Terra, arriva sempre prima e che, quindi, per i successivi mesi l’umanità sarà in debito con il pianeta e dovrà ricorrere all’impiego delle «scorte» disponibili per gli anni futuri, utilizzando di fatto quelle delle prossime generazioni. In questa realtà ci sono solo due possibilità: stare a guardare o impegnare una parte del nostro tempo nell’attenzione per l’ambiente in cui viviamo e nella elaborazione di strategie che riescano a insegnarci a gestire la nostra esistenza nel completo rispetto delle generazioni future. I docenti dell’Istituto Comprensivo Commenda hanno pensato di scegliere la seconda strada e di fare ancora di più: partire dai più piccoli, educarli al rispetto per l’ambiente e alla comprensione di quanto sia importante avere attenzione per il mondo che ci circonda. E’ in quest’ottica che è stato avviato e concluso il Progetto «Edugreen: laboratori di sostenibilità per il primo ciclo» nell’ambito dei Fondi Strutturali Europei – Programma Operativo Nazionale «Per la scuola, competenze e ambienti per l’apprendimento» 2014-2020 – Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) – REACT EU, consistito nella realizzazione di spazi e laboratori per l’educazione e la formazione alla transizione ecologica.
«Sono certa – afferma la dirigente scolastica Patrizia Carra (foto) – che esortare i più piccoli alla cura degli spazi esterni e interni della nostra scuola e soprattutto alla comprensione di quanto sia importante rispettare l’ambiente in cui viviamo sia il primo passo per riuscire a far crescere i ragazzi da cittadini consapevoli e scrupolosi. Il nostro mondo – continua la diesse – non può più aspettare, ci chiede un intervento rapido e deciso. Se i bambini cresceranno con l’abitudine al rispetto riusciremo a creare con più facilità una società diversa e più attenta». E’ così che sono stati sistemati i giardini, è stato creato un orto didattico e una serra, sono stati acquistati strumenti e kit per il giardinaggio didattico, misuratori per il monitoraggio del terreno, attrezzature per la coltivazione idroponica, per l’irrigazione e il pompaggio dell’acqua e per la realizzazione di piccole serre, di compostiere domestiche da giardino, di prodotti e strumenti per l’agricoltura, anche di tipo 4.0, adeguati al giardino scolastico. E’ un piccolo passo – afferma Patrizia Carra – ma crediamo che darà presto i suoi frutti».