Autore: Basket IN EVIDENZA Sport

La Virtus Roma si ritira dalla «A», il rammarico di FIP e Legabasket

Il peggio si è verificato: la Virtus Roma ha deciso di rinunciare al campionato di serie A in conseguenza della critica situazione finanziaria. La Federazione Italiana Pallacanestro «prende atto con rammarico della volontà, da parte della dirigenza della società Virtus Roma, di rinunciare alla partecipazione al campionato in corso. Impossibile non sottolineare il gravissimo danno di immagine arrecato non solo al campionato ma anche e soprattutto all’intero movimento, che in questo difficile momento vive dei sacrifici e della serietà di centinaia di società su tutto il territorio. La stessa FIP, come da procedura, trasmetterà tutti gli atti al Giudice Sportivo affinché possa assumere i provvedimenti di competenza». Anche la Legabasket si è espressa sulla decisione del sodalizio capitolino: «La rinuncia della Virtus Roma a proseguire il campionato di Serie A è una notizia dolorosa – afferma il Presidente Umberto Gandini – e rappresenta una grave perdita per tutto il basket italiano. Non possiamo che prendere atto con rammarico di una situazione che la pur grande passione del patron Claudio Toti e della sua famiglia non è riuscita a fronteggiare. Resta agli atti un grande riconoscimento per quello che ha fatto in questi 20 anni alla guida della Virtus Roma, per l’impegno e le risorse profuse. Questa estate, nell’iscrivere comunque  la squadra alla serie A, Toti si è assunto un grande rischio cercando di assicurare un futuro al basket romano e favorire un cambio di proprietà che purtroppo non si è realizzato anche per l’assordante silenzio che ha accompagnato la sua insistente richiesta di aiuto». Nella foto di Maurizio De Virgiliis coach Piero Bucchi e il patron Claudio Toti.

IL COMUNICATO UFFICIALE DELLA VIRTUS ROMA
Tale sofferta decisione è stata presa dopo aver constatato l’assoluta e oggettiva impossibilità di sostenere i costi necessari per portare a termine la stagione. Il protrarsi della legislazione emergenziale relativa alla pandemia ha provocato, in modo non preventivabile e non evitabile, il totale azzeramento dei ricavi; e la compagine sociale, che pure ha sostenuto per decenni, con notevoli sacrifici economici, l’attività sportiva della squadra ha dichiarato la propria indisponibilità – in considerazione del particolarissimo e imprevedibile momento storico – a proseguire nel farlo. 
Il tentativo di trovare soggetti disposti ad acquisire o a sostenere in qualunque modo la società è stato svolto in ogni direzione, in Italia e oltre oceano, ma nessuno di questi, nonostante le vantaggiose condizioni proposte, ha dato esito positivo, probabilmente avendo constatato l’impossibilità di generare ricavi. 
È forte il rammarico, sia in considerazione della storia sportiva della società, sia della sua importanza per la città di Roma, sia per il disagio creato allo svolgimento del campionato. Tuttavia, la decisione è stata resa inevitabile dagli eventi. 

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