Autore: IN EVIDENZA Politica

Elezioni e scrutatori: intervento di Enzo Albano e replica del sindaco

Per la nomina di 326 scrutatori effettivi e 150 supplenti da assegnare alle sezioni elettorali del comune di Brindisi, in occasione delle prossime elezioni regionali e referendarie, la Commissione elettorale del comune di Brindisi ha deciso di individuare 163 effettivi e 150 supplenti mediante sorteggio fra le diverse migliaia di cittadini  iscritti nell’apposito albo. Per l’individuazione  degli altri 163 la Commissione elettorale si è riservata  la facoltà discrezionale di individuarli, senza sorteggio, fra gli iscritti all’albo, che abbiano presentato apposita domanda e che abbiano un reddito lordo familiare, riferito al 2019, non superiore a 11.494 euro, aumentabile di 1.033 euro per ogni componente il nucleo familiare, oltre al richiedente. Vero è che la legge  21 dicembre 2005 , n.270,  che ha introdotto alcune modifiche alle norme per l’elezione dei Deputati e del Senato della Repubblica”, al punto  4 comma a) dell’Art. 9  (“Norme degli scrutatori”), prevede  la possibilità che la  commissione comunale possanominare direttamente gli scrutatori, scegliendoli tra i  nominativi compresi nell’apposito albo, anziché procedere al sorteggio, ma moltissimi comuni italiani non hanno inteso esercitare la discrezionalità concessa dalla legge,  in quanto risultava lungo e  problematico, effettuare tale scelta esaminando, nominativo per nominativo, le  migliaia di cittadini iscritti,   ma anche perché  era molto difficile fare riferimento a parametri oggettivi, che potessero motivarla  adeguatamente. Infatti, nell’avviso pubblico emanato dal comune, non si fa  riferimento a un qualsiasi criterio, che possa motivare la scelta dei 163 scrutatori non sorteggiati. Un criterio di nomina diretta  che ha suscitato negli anni scorsi malumore e non poche critiche da parte dei cittadini per la possibilità, che  si  potesse far ricorso a criteri soggettivi e  di convenienza politica, creando le solite situazioni di privilegio e di clientela politica. Peraltro non si riesce a comprendere il senso della proclamazione della seduta pubblica, che consentirebbe ai cittadini di assistere alle sole operazioni di sorteggio dei 163 scrutatori effettivi e dei 150 supplenti, considerato  che le modeste dimensioni dei locali  dell’ufficio elettorale, cui si fa riferimento,  potrebbero al massimo consentirne l’accesso in sicurezza esclusivamente ai membri della commissione elettorale e del personale dell’ufficio elettorale incaricato di procedere alle operazioni di sorteggio. A  meno che non si voglia intendere che debbano assistere dal piccolo corridoio, lontani dalle operazioni e forse anche dalla  visuale  del luogo in cui si svolge il  sorteggio.

Ma poi perché limitare la seduta pubblica al solo sorteggio e non anche alle operazioni di  scelta senza sorteggio degli altri 163 scrutatori, che potrebbe consentire  ai cittadini, ai giornalisti presenti di avere contezza dei criteri utilizzati per compiere tale  scelta. Se in base alla composizione del nucleo familiare, all’entità del reddito, al genere, all’età, all’altezza, al nome, o anche a criteri che ripropongono pratiche antiche. Ma forse, proprio perché si è deciso di non ampliare l’informazione attraverso l’affissione in città di manifesti, che pubblicizzassero in modo diffuso la ricerca di scrutatori, verosimilmente le domande dei cittadini non supereranno le 163 unità, affrancando la commissione da qualsiasi impegno di scelta. Con buona pace di chi avendo i requisiti per  poter accedere a questa funzione, non ha avuto contezza di questa possibilità. Considerato poi che tutti gli iscritti devono avere le stesse  possibilità nell’ambito di una procedura,  che deve risultare  obiettiva   e trasparente, si chiede  che  la Commissione Elettorale, l’assessore competente, nel caso in cui   le richieste di partecipazione superassero di 163 posti da assegnare,adottino, cosi come hanno fatto e stanno facendo moltissimi comuni in Italia e in Puglia, il sistema trasparente e democratico del sorteggio per la nomina di tutti gli  scrutatori,   prevenendo e precludendo eventuali ingerenze e/o privilegi di qualsiasi natura. Sarebbe un piccolo passo in direzione di quella  trasparenza e democrazia di cui tanto si vagheggia in città. Ma anche e soprattutto  un segnale di attenzione nei confronti di tutti i cittadini, 

Vincenzo Albano (ex consigliere comunale di Brindisi)      

LA PUNTUALIZZAZIONE DEL SINDACO DI BRINDISI RICCARDO ROSSI

In merito al comunicato stampa diramato dall’ex consigliere comunale Enzo Albano, l’amministrazione comunale intende precisare quanto segue. I 29 scrutatori che sono già stati selezionati, sono solo coloro che hanno presentato apposita richiesta poichè titolari di reddito familiare complessivo non superiore a 11.494 euro lordi all’anno, limite già previsto dallo Stato per la concessione del gratuito patrocinio; i restanti 297 saranno regolarmente sorteggiati. La decisione di dare priorità nella nomina a coloro che hanno un Isee molto basso, come già avviene in altri comuni, è del consiglio comunale. «Mi spiace che un ex consigliere di lungo corso come Albano (così come altri amministratori poco attenti) non abbia compreso il metodo di sorteggio così come stabilito da questa amministrazione e che, soprattutto, non colga la differenza rispetto agli anni precedenti in cui gli scrutatori erano scelti con il metodo della ripartizione politica», dichiara il sindaco Riccardo Rossi.

                                        

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