Il Comune di Brindisi informa la cittadinanza che è ora possibile ricevere il rimborso in contanti di 12.50 euro per coloro che hanno versato la somma di 25 euro per l’acquisto del bollino verde relativo all’autocertificazione del proprio impianto termico negli anni 2021/2022. Per ottenere la somma spettante è indispensabile essere in possesso, quindi esibire, i seguenti documenti: documento di riconoscimento (o delega dell’avente diritto al rimborso con relativo documento); bollino rilasciato in originale; ricevuta di pagamento del centro assistenza che ha effettuato la trasmissione del Rapporto di Controllo di Efficienza Energetica. Per ottenere il rimborso – che avverrà in contanti – l’utente potrà recarsi, con i documenti richiesti, presso il Comune di Brindisi in piazza Matteotti 1 (piano terra, lato bar) nei seguenti giorni ed orari: mercoledì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 12.00; venerdì dalle ore 15.00 alle ore 16.30.
A questo proposito l’ADOC Brindisi ha diffuso la seguente nota, chiedendo procedure più agevoli e senza oneri per i cittadini: «Sono state rese note le modalità di rimborso relative ai maggiori costi sostenuti dagli utenti relativamente alla campagna di autocerificazione 2021/2022 degli impianti termici nel Comune di Brindisi. Un aggravio di costi da 12.50 a 25 euro determinato dall’Amministrazione comunale e ritenuto illegittimo con sentenza del Tar prima e successivamente anche dal Consiglio di Stato. Una buona notizia se non fosse, tralasciando i tempi ed i modi di maturazione, che ancora una volta si scaricano su migliaia di contribuenti i disagi di una cattiva amministrazione. Ci chiediamo – scrive l’ADOC – chi ripaga i cittadini dei disagi e dei costi cui saranno costretti per richiedere il rimborso partendo dal tempo da impiegare, sosta in centro ecc. Sarebbe stato utile, dopo tanta attesa, l’attivazione di una procedura on line o in alternativa un credito a valere sulla prima autocertificazione utile anche in risposta alla popolazione anziana e a quanti impossibilitati a raggiungere Palazzo di Città, nei giorni e orari stabiliti, rinunceranno al rimborso e quindi ad un diritto. Auspichiamo, pertanto, da parte dell’Amministrazione comunale un’integrazione alle procedure già previste nell’interesse della comunità».