(g. s.) – Quella della ristrutturazione del faro costruito sul piccolo affioramento roccioso denominato «isola Traversa» è una buona e bella notizia (leggi QUI). Il restauro è a carico dell’AdSP MAM e il presidente Ugo Patroni Griffi chiarisce le ragioni dell’intervento: «Il fanale rosso rappresenta un landmark identitario per la città di Brindisi ed il primo biglietto da visita che chi arriva via mare incontra entrando nel porto». E ancora: «Restituire alla città uno dei propri luoghi simbolo, incastonato nel cuore del porto, contribuisce a rinsaldare quel legame di appartenenza che da sempre esiste tra la città e la comunità marinara brindisina». Patroni Griffi parla anche della possibile istituzione di un percorso turistico che racconti la storia secolare della marineria del porto di Brindisi che includa il Castello Alfonsino e il fanale alla radice della diga di Punta Riso. Siamo d’accordo col presidente Patroni Griffi quando dice che bisogna salvaguardare i «propri luoghi simbolo» tant’è che su Agenda avevamo denunciato lo stato di abbandono e il gravissimo degrado del fanale di Punta Riso.
Siccome non esistono «luoghi simbolo» di serie A e di serie B, peroriamo la causa di quest’ultimo fanale perché richiede interventi urgentissimi. Facciamo appello, quindi, alla buona volontà che il presidente sta dimostrando in questa operazione affinché aggiunga ai lavori previsti per il fanale delle Pedagne anche quelli occorrenti per il restauro del fanale di punta Riso.