La Fondazione Nuovo Teatro Verdi di Brindisi ha presentato questa mattina la programmazione per i mesi di novembre e dicembre. All’incontro, che si è svolto nella sala Mario Marino Guadalupi di Palazzo di Città, hanno partecipato il sindaco, Riccardo Rossi, e il direttore artistico del Verdi, Carmelo Grassi. «La programmazione che presentiamo oggi – ha detto il sindaco Riccardo Rossi – riprende il filo interrotto lo scorso anno e mira a recuperare, nel senso più tradizionale, uno spazio sociale e culturale comunitario come il nostro Teatro. La ripresa si divide in due fasi: prima una premessa di spettacoli che il direttore artistico ha improntato sulla varietà dei generi, un programma articolato tra novembre e dicembre, poi nel nuovo anno la stagione con una campagna abbonamenti dedicata. Non sarà facile ricostruire il rapporto con i luoghi della cultura ma è necessario creare le occasioni perché il pubblico torni a frequentarli come prima». «Esattamente un anno fa – ha aggiunto il direttore artistico Carmelo Grassi – provavamo a rassicurare i nostri spettatori. Tutte le persone che incontravamo ci chiedevano: “Quando ricomincerete il teatro?” con il viso coperto da mascherine che però tradiva occhi gioiosamente vivi e ansiosi di recuperare la normalità. Ci risiamo, ricominciamo nell’idea di incontrare ancora il nostro pubblico e di avvicinarne uno nuovo. Il Teatro si candida a diventare un centro di produzione, un salto di qualità che valorizzerebbe i nostri spazi e permetterebbe di colmare il vuoto storico che ormai contraddistingue la Puglia in materia di produzione teatrale “popolare”». Sette spettacoli, per due mesi di attività. Il Nuovo Teatro Verdi di Brindisi riapre le porte con una programmazione che rompe il silenzio dopo venti mesi di mancanza della scena dal vivo mixando nuove produzioni e titoli ripensati per la riapertura dell’attività. I teatri non hanno più limiti di capienza dallo scorso 11 ottobre e il politeama brindisino programma la ripresa prima di riportare le stagioni tradizionali sul palcoscenico. Sette appuntamenti che attraversano i generi, un equilibrio tra leggerezza e resilienza, la risposta alla crisi che così a lungo ha investito il Teatro costringendo il sipario a rimanere chiuso. Musica, danza e prosa per ripartire, per restituire al pubblico la bellezza, la magia vivente e il piacere della scena. La programmazione è organizzata con il sostegno del main sponsor Enel, del partner Eni e del sostenitore Ance Brindisi, attori del territorio che confermano la loro attenzione al mondo della cultura e del teatro in particolare. I biglietti sono già disponibili presso il botteghino del Teatro, aperto dal lunedì al venerdì ore 11-13 e 16.30-18.30, e online sul circuito Vivaticket. Prezzi: per «Trapunto di stelle», posto unico 10 euro. Per «Abissale Tour»: platea 25 euro, galleria 20 euro; ridotti per ragazzi under 25 e adulti over 65: platea 20 euro, galleria 16 euro; studenti fino a 25 anni, 12 euro in tutti i settori; ragazzi fino a 12 anni, 6 euro in tutti i settori. Per tutti gli altri spettacoli: 1° settore 25 euro, 2° settore 22 euro, galleria 18 euro; ridotti per ragazzi under 25 e adulti over 65: 1° settore 22 euro, 2° settore 20 euro, galleria 16 euro. Studenti fino a 25 anni, 10 euro in tutti i settori; ragazzi fino a 12 anni, 6 euro in tutti i settori.
Si comincia giovedì 28 ottobre con la band «Radicanto» e l’omaggio a Domenico Modugno, dal titolo «Trapunto di stelle», uno spettacolo nel quale racconto e musica si incontrano per disegnare sogni, incontri, suggestioni e ricordi indimenticabili e risvegliare nel pubblico quell’anelito di libertà di cui Modugno si fece portavoce e icona. Seguendo la traccia dei successi musicali, i «Radicanto» ripercorrono la strada delle affermazioni, dell’abbraccio del pubblico, della magia televisiva e dell’essere italiano di un’epoca con la bramosia di riemergere bruciando le tappe.
Ancora un concerto giovedì 11 novembre. Protagonista un trio d’eccezione formato da Eugenio Finardi, Raffaele Casarano e Mirko Signorile. «Euphonia», questo il titolo dello spettacolo, è un’esperienza che va al di là della normale sequenza di canzoni, legandole e fondendole nell’improvvisazione e nel mistero dell’enarmonia, cioè la magica capacità delle note di cambiare senso e funzione a seconda della tonalità. I tre artisti viaggiano musicalmente sul canovaccio delle canzoni di Finardi con qualche omaggio ai suoi autori più cari, Fossati e Battiato, che ricorderanno con una straordinaria versione di «Oceano di silenzio». Un ampio respiro di emozioni, un’intensa esperienza collettiva.
Tempo di danza-teatro martedì 23 novembre con lo spettacolo di ResExtensa Dance Company, dal titolo «Non tutti sanno che…», ideato e diretto da Elisa Barucchieri. Un racconto, un viaggio, una scoperta, che porta a visitare i meandri complessi, colorati e inaspettati della creazione artistica. Come si inventa, cosa si combina per arrivare a uno spettacolo da presentare al pubblico? «Non tutti sanno che…» è un dietro “le quinte” che permette allo spettatore di vedere altri aspetti e altri punti di vista, solitamente nascosti. E, nel viaggio, saranno indagati insegnamenti e aneddoti indimenticabili di grandi maestri.
Domenica 28 novembre arriva Danilo Rea, uno dei pianisti più creativi della scena jazzistica nazionale e internazionale, con il suo «Omaggio a Enrico Caruso». Virtuosismi musicali e racconti, con la partecipazione dell’attrice Barbara Bovoli, sono la cifra di uno spettacolo che indaga la grande musica d’autore e la tradizione musicale italiana e internazionale, oltre alla magnificenza dell’arte di una tra le icone più riconoscibili, quel tenore napoletano che divenne più famoso di Roosevelt, a cui Lucio Dalla dedicò una canzone che porta il suo nome e che, a distanza di oltre trenta anni dalla pubblicazione, resta tra le canzoni italiane più famose nel mondo.
Maurizio Micheli e Debora Caprioglio sono i protagonisti di «Amore mio aiutami», pièce in programma giovedì 2 dicembre. Liberamente ispirato alla sceneggiatura di Rodolfo Sonego, da cui il film del 1969 diretto da Alberto Sordi e interpretato dallo stesso Sordi e Monica Vitti, «Amore mio aiutami» è la classica commedia all’italiana degli anni Sessanta. Raffaella e Giovanni sono sposati e innamorati. Lei però inizia a provare attrazione per un altro uomo e gioca la carta della sincerità per tentare di salvare la propria relazione col marito, purtroppo con risultati disastrosi.
Lunedì 13 dicembre Nancy Brilli e Chiara Noschese danno vita a «Manola», commedia ironica e brillante tratta dall’omonimo best seller di Margaret Mazzantini. In scena due gemelle eterozigote, Ortensia e Anemone, cresciute caratterialmente agli antipodi, una spettrale e nerovestita, l’altra raggiante e coloratissima: gli opposti archetipi femminili, il bianco e il nero. Introversione contro estroversione, profondità contro superficie, tanti problemi contro nessun problema, ma entrambe accomunate da un’esilarante capacità di raccontarsi fino a scoprire che ciò che credono distante è solamente un aspetto nascosto o rimosso, radicato nell’inconscio.
Si torna alla musica sabato 18 dicembre con «Abissale Tour», il concerto di Gio Evan, scrittore e poeta, filosofo, umorista, performer, cantautore e artista di strada, reduce dalla sua prima apparizione al Festival di Sanremo con il brano «Arnica». Spiega Gio Evan, «Abissale è il nuovo invito a vivere di profondità in superficie e non di profonda superficialità. Educare in latino è educere, condurre fuori. Dunque l’etimologia ci indica che l’educazione non è materiale che da fuori mettiamo dentro, bensì il suo viceversa. È la nostra integrità, sono le consapevolezze già tutte integre dentro noi che vengono emesse nel mondo esteriore». Alla partecipazione al Festival di Sanremo è seguita l’uscita del suo nuovo album, «Mareducato», che ha già raggiunto i 14 milioni di ascolti, e del suo ultimo libro, «Ci siamo fatti mare».