Il “Barocco Festival Leonardo Leo” torna a Brindisi martedì 30 agosto alle ore 21 e incontra per la prima volta nella sua storia il Parco del Cillarese. Protagonista l’ensemble siciliano “Les elements” con un programma dal titolo “Orpheus Britannicus”, dall’appellativo di Henry Purcell, considerato il più grande compositore del barocco inglese. Un omaggio al “romantico tra i puritani”, autore di numerose composizioni destinate ai concerti, alla chiesa, al teatro e alla corte, capace di inserire nella sua musica aspetti dei due gusti europei dominanti in età barocca, quello italiano e quello francese, riuscendo tuttavia a conservare una profonda “britannicità”, fatta di elementi melanconici e popolari. Fu il primo musicista ad essere sepolto nell’abbazia di Westminster. Biglietti disponibili online sul circuito Vivaticket e nei punti vendita accreditati, e ancora nel luogo del concerto. Ticket euro 3 – Info T. 347 060 4118. Al netto del parruccone ricciuto, il ritratto più famoso di Henry Purcell, quello conservato alla National Portrait di Londra, mostra un uomo dall’espressione acuta: compositore di corte, organista nell’abbazia di Westminster e della cappella reale, accordatore regio, Purcell aveva scalato rapidamente le gerarchie musicali di Londra, dov’era nato nel 1659, piazzandosi nel cuore della corte di Guglielmo II dalla quale lo scalzerà, o quanto meno lo ridimensionerà, solamente l’avvento della “Glorious Revolution” che determinò il ritorno del protestantesimo con la salita al trono di Guglielmo III d’Orange. Purcell compose oltre quaranta lavori teatrali, nella maggior parte riconducibili a “musiche di scena” a commento dell’azione drammatica. In alcuni casi, però, vi sono vere e proprie opere con dialogo, in similitudine alle tradizioni italiana e francese, caratterizzate dalla grande importanza dei cori, dei pezzi strumentali e dallo scarso numero di recitativi. Questi tratti, posti in costante evidenza nelle opere più mature e soprattutto nel “Re Arturo”, si riconoscono anche nell’unico lavoro teatrale che ci sia giunto compiuto e non formato, com’era in uso allora, da singole parti recitate, cantate e danzate, “Dido and Aeneas”, opera in tre atti rappresentata nel 1689. In questo melodramma “in miniatura”, recitativi, arie, cori e pezzi strumentali si fondono in un personalissimo stile, sobrio e incisivo al tempo stesso, che si avvale inoltre di una forte impronta psicologica dei personaggi e di un potente istinto drammatico. L’opera, sottoposta a revisioni diverse fra le quali quella eccellente di Benjamin Britten, è fatta di arie che, nella loro essenzialità drammatica, riescono a dare forma a una tessitura strumentale compiuta e autonoma: sufficiente a imporre il nome di Purcell a un altissimo livello nella storia del teatro musicale. Come musicista di corte scrisse musiche per occasioni particolari, anthems, servizi sacri, antologie di arie e duetti. La sua opera comprende anche numerosi esempi di musica strumentale per clavicembalo, organo, archi e basso continuo. Dopo la morte, giunta a Londra nel 1695, Henry Purcell fu onorato da molti suoi contemporanei: Händel lo prese a modello in molti lavori musicali e Richard John Samuel Stevens racconta che, durante l’esecuzione del suo oratorio “Jephta”, il compositore sassone confessò all’organista William Savage, seduto al suo fianco: «Se qui oggi ci fosse Purcell, avrebbe composto qualcosa di molto migliore». Purcell è sepolto accanto all’organo nell’Abbazia di Westminster. Il suo epitaffio recita: «Qui giace Henry Purcell che ha lasciato questa vita ed è andato in quel luogo benedetto dove solo la sua armonia può essere superata».
Servizio a cura di Roberto Romeo
Martedì 30 agosto ore 21.00 – Parco Cillarese • Brindisi – Orpheus Britannicus – Ensemble Les Elements – Maurizio Maiorana cantattore, flauto dolce, regia – Andrea Beatriz Lizarraga violino – Enrico Dibennardo cembalo – Piero Cartosio direzione musicale, flauto dolce – Geolocalizzazione Parco del Cillarese rebrand.ly/ParcoCillarese