Durante l’estate il direttore sportivo Simone Giofré ha delineato in diverse interviste il profilo del giocatore ideale per occupare il delicato spot di playmaker titolare; dalle parole del dirigente è stato evidente come la coppia Giofré-Vitucci fosse alla ricerca di un giocatore di alto livello, di caratura internazionale, con forte personalità per prendere in mano le redini dell’attacco biancazzurro. Dal punto di vista tecnico la figura ricercata era quella di una guardia con punti nelle mani, in grado di tenere coinvolti i compagni, anche quelli non direttamente impegnati in un blocco sulla palla per lui; buon difensore uno contro uno ed un’importante dimensione fisico-atletica.
Negli ultimi giorni è stato annunciato Ky Bowman che risponde in pieno all’identikit finora fornito: il nativo del North Carolina, ex Golden State Warriors, è un ottimo giocatore di pick’n’roll e tiratore di grande volume; in possesso del pallone durante un blocco di Perkins, Ky potrà tanto puntare al canestro quanto coinvolgere i compagni con buone letture (4 assist di media in tre anni a Boston College e nelle stagioni di G-League). Il suo scouting report fornito dalla G-League, prima dell’infortunio, parla di una combo-guard con spiccata propensione a finire al ferro, potendo contare su una buona struttura fisica che gli permette di mantenere i contatti. Buon difensore uno contro uno, quando lontano dalla palla si pone sul campo per tagliare le linee di passaggio ed intercettare il pallone; in queste situazioni tuttavia può perdere di vista il proprio uomo e finire per essere preso d’infilata con un backdoor o sorpreso da un blocco cieco. Queste caratteristiche sono state ammirate durante le 45 partite giocate in NBA con gli attuali campioni dei Golden State Warriors (seppur in una situazione competitiva decisamente diversa rispetto a quella che ha portato Curry e compagni a vincere il titolo al termine della scorsa stagione), ma anche in G-League, la lega di sviluppo collegata alla NBA, dove Bowman ha giocato per due stagioni, prima del grave infortunio che ha rallentato la crescita cestistica del prodotto di Boston College.
Il profondo strappo al crociato anteriore lo ha tenuto lontano dai campi per molto tempo, costringendo Ky a prevedere il proprio ritorno in campo non prima della Summer League di questo 2022. Nelle tre partite giocate a Las Vegas con i San Antonio Spurs, è stato in campo 17 minuti tirando il 47,4% dal campo ed il 55% da 3 punti e sembra che coach Frank Vitucci e Simone Giofré lo abbiano trovato in forma e pronto per una stagione impegnativa come quella che attende la Happy Casa Brindisi. Possiamo dire, senza particolare timore di smentita, che Ky Bowman sia un giocatore tagliato per la NBA, ed ancora sui radar di molti GM d’oltreoceano, sicuramente il grave infortunio ha ridimensionato le aspirazioni del nativo di Havelock ma se dovesse tornare l’elettrizzante playmaker visto prima dell’infortunio, sarebbe senza dubbio un giocatore di vertice per il campionato italiano e la FIBA Europe Cup, in grado di prendere le redini dell’attacco di coach Vitucci e guidare la New Basket a nuove soddisfazioni. Il talento americano non è ancora giunto in Puglia e raggiungerà la squadra presumibilmente a ridosso della partenza per Campobasso; dove inizierà a prendere confidenza con il basket continentale, ben diverso da quello che si gioca sui parquet delle fantastiche arene NBA. Ky Bowman è la stella che squadra e tifosi attendevano da questa sessione di mercato, ora sta a coach Vitucci ed al suo staff metterlo nelle condizioni di dimostrare tutto il proprio talento.
Servizio a cura di Paolo Mucedero