La Guardia Costiera conferma il proprio impegno – in dipendenza funzionale dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste – nella vigilanza sulla filiera della pesca. Un’attività continua che ha lo scopo di verificare il rispetto delle vigenti disposizioni nazionali ed internazionali in materia di tutela delle risorse ittiche e dell’ambiente marino. Proprio in occasione dell’incremento di domanda dei prodotti ittici che si registra in prossimità delle festività natalizie, la Guardia Costiera ha rafforzato il proprio impegno nel contrasto alle attività di pesca illegale, allo scopo di scongiurare tutti quei comportamenti illegali che compromettono il prodotto ittico, soprattutto “Made in Italy”. L’obiettivo principale è quello di prevenire, individuare e contrastare qualunque forma di illegalità che possa pregiudicare in maniera significativa gli stock ittici e alterare il princi-pio di leale concorrenza sul mercato a causa di comportamenti disonesti, che possano indebolire anche la capacità del cittadino di autodeterminarsi correttamente nella scelta del prodotto ittico. Un’operazione questa che tutela anche la maggioranza degli operatori del settore che agiscono nel rispetto della normativa e garantiscono prodotti di elevata qualità, primi fra tutti quelli provenienti della pesca italiana artigianale e costiera.
Il dispositivo messo in campo – coordinato a livello nazionale dal Centro di Controllo Nazionale Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera di Roma, e articolato a livello territoriale sui Centri di Controllo Area Pesca (CCAP) delle 15 Direzioni Marittime regionali – ha portato, ad oggi, all’effettuazione di 10.850 controlli e che consentiranno agli italiani di acquistare sul mercato prodotti ittici sicuri garantiti, riscontrando 636 illeciti tra amministrativi e penali, 211 attrezzi da pesca sequestrati, 6 esercizi commerciali chiusi; sanzioni pecuniarie che ammontano a oltre 1 milione di euro, per un totale di 218 tonnellate di prodotto ittico sequestrato. Nell’ambito della competenza territoriale della Capitaneria di Porto di Brindisi, coordinati dal Centro di Controllo di Area della Pesca della Direzione Marittima di Bari (6° C.C.A.P), sono stati condotti sul tutto il territorio provinciale presso la grande distribuzione, sui piccoli esercizi commerciali (ristoranti e pescherie) e sui punti di sbarco del prodotto ittico accertamenti sulla filiera ittica.
Dall’inizio dell’anno, in materia di vigilanza e controllo sulla filiera ittica, i militari della Guardia Costiera di Brindisi e dei dipendenti Uffici Marittimi di Savelletri e Villanova di Ostuni, hanno effettuato oltre 1.000 controlli, elevando 30 sanzioni amministrative per un importo complessivo pari a circa 50.000 mila euro, procedendo ad eseguire 23 sequestri amministrativi, che hanno comportato il ritiro dal mercato di oltre 3 tonnellate di prodotto ittico potenzialmente pericoloso per la salute degli acquirenti.