Una Francavilla Fontana moderna, con una mobilità costruita su misura delle persone e non degli autoveicoli. Questo è in sintesi il cuore del Piano Urbano della Mobilità Sostenibile presentato ufficialmente alla cittadinanza giovedì 17 settembre. Si tratta di una progettazione che alza l’asticella dell’orizzonte temporale e mira a mutare radicalmente nel lungo periodo le dinamiche degli spostamenti in Città. Il PUMS, combinato con il Piano Urbanistico Generale e il Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche, migliorerà la qualità della vita della cittadinanza e la sostenibilità della Città. A differenza dell’obsoleto “Piano del traffico”, pensato esclusivamente per la gestione ottimale dei flussi dei veicoli, il PUMS opera un ribaltamento della prospettiva e pone al centro della Città le esigenze della persona, in particolare dell’utenza più debole. In questo progetto sono presenti soluzioni che possano garantire la coesistenza tra tutti gli utenti della strada, in un’ottica di ecosostenibilità. In questo rinnovato scenario trovano continuità tutte le iniziative poste in essere dall’Amministrazione comunale negli ultimi 2 anni. Dal pedibus, prima sperimentazione introdotta nel 2018, al bus a chiamata avviato con l’ultima Settimana Europea della Mobilità Sostenibile. Il primo passo da compiere consiste nella diminuzione della pressione veicolare nel centro cittadino favorendo la creazione di percorsi extraurbani capaci di convogliare i grandi flussi di traffico e di condurre a parcheggi dislocati in più punti a ridosso del centro cittadino. Qui assumeranno una grande importanza le cosiddette cerniere di mobilità per favorire il passaggio dal mezzo privato ai sistemi di trasporto pubblico, anche con il servizio di bus a chiamata, e di mobilità condivisa. Saranno luoghi attrezzati con sistemi di infomobilità, postazioni di bike e car sharing, supportati da sistemi di connessione aperti, punti di ricarica veloce e attrezzature che favoriranno l’intermodalità e l’interscambio. La mobilità nella Città sarà caratterizzata da un ripensamento delle modalità di utilizzo dei veicoli. Qui saranno predisposte ampie aree di “mobilità dolce”, con limite imposto a 30 km/h, con la creazione di zone dedicate allo spostamento in bicicletta o a piedi. In questo contesto assumerà grande rilevanza l’utilizzo integrato delle tecnologie che potranno fornire le soluzioni più comode e veloci per lo spostamento urbano. Un ruolo rilevante sarà giocato dai mezzi di trasporto condivisi, come ad esempio nel caso del bike sharing. Sarà adottato uno specifico biciplan, ossia un programma della mobilità ciclistica di medio periodo che individua i principali percorsi ciclabili da realizzare con la loro tipologia, priorità e gerarchia. Questo strumento prevede i principali ciclo-servizi come parcheggi protetti, ciclonoleggi, intermodalità con il trasporto pubblico. Il principale asse della mobilità dolce coprirà il tratto che va dalla stazione ferroviaria sino a Castello Imperiali, trasformando il centro cittadino in un luogo accogliente, con un traffico più snello e capace di ospitare flussi rilevanti di persone che potranno muoversi in libertà. Il progetto prevede, inoltre, la creazione di una serie di rotonde in punti strategici, quali ad esempio Largo Cappuccini e l’intersezione tra viale Lilla, via Roma, via San Francesco e via Pisacane, per garantire la fluidità del traffico e al contempo la sicurezza della cittadinanza. Non mancheranno, infine, alcuni cambiamenti in ordine ai sensi di marcia, sempre con l’obiettivo di migliorare la fruibilità delle vie cittadine. Il PUMS, redatto dalla Società Sintagma di Perugia, prevede l’attuazione di tutti i suoi punti entro il prossimo 2030, con obiettivi intermedi già a partire dai prossimi anni. Ora la parola passerà alla competente Commissione Consiliare che avrà il compito di esaminare la proposta progettuale.
Francavilla: presentato il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile
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