Tutto è iniziato con la morte, alcuni giorni fa, di una ragazza iraniana che si chiamava Mahsa Amini, aveva 22 anni ed era di origine curda; era stata arrestata dalla polizia a Teheran, rea di non indossare il velo in testa, obbligatorio in Iran per tutte le donne.Portata dagli agenti in una delle centrali di polizia, Mahsa è morta in circostanze ancora, al momento, misteriose.
Da questo tragico evento, dunque, si è scatenata la protesta pressoché ovunque in quel paese, per l’evidente presa di coscienza di un popolo stanco di essere represso e costretto a seguire leggi assurde ed arcaiche; sono molte le donne in Iran, infatti, che oggi scendono ancora in piazza senza indossare il velo in testa, solidarizzando con la ragazza morta e desiderose di affermare un loro diritto sacrosanto.
Queste stesse donne mostrano senza paura, nonostante la rigida repressione delle forze di polizia, una presa di coscienza di sé e della realtà loro circostante, così manifestando il diritto di essere Donne Libere. Libere, cioè, di vestire come vogliono, libere di sposare chi vogliono, libere di pensare, libere di studiare, libere di vivere in una società che dovrebbe garantire loro pari dignità e pari opportunità, senza alcuna discriminazione di genere. E’ proprio in considerazione di ciò che come Coordinamento donne di Cisl Fp Taranto-Brindisi, cogliamo ancora una volta l’occasione per esprimere totale sostegno e solidarietà nei confronti di queste donne e della loro protesta ancora in atto.
Care donne iraniane, siamo con voi, come con tutte le donne del mondo ancora
vittime di una cultura misogina e di un atteggiamento d’odio o di avversione nei
vostri confronti. Auspichiamo che il processo di emancipazione possa prendere ulteriormente piede in Iran, come in tutto il resto del mondo, così da porre fine a questa vera e propria barbarie.
Flavia Ciracì – Responsabile Coordinamento Donne CISL FP Taranto-Brindisi
Flavia Ciracì (Cisl): sostegno e solidarietà alle donne iraniane
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