Autore: IN EVIDENZA Politica

Elezioni amministrative: quattro opzioni per il futuro della città

Sono ore di passione quelle che separano la città da un fine settimana bollente. E non di certo per le temperature tardo-primaverili, che proprio nel weekend non dovrebbero regalare emozioni, ma per la febbrile attesa che divide il capoluogo dalla sfida delle urne. Se a questo aggiungiamo anche il fattore sportivo – tra finale promozione Brindisi-Cavese e i playoff di basket – allora la situazione si fa davvero incandescente.
Tra domenica e lunedì la città tornerà a scegliere i propri rappresentanti in Consiglio comunale, dunque, e ad eleggere il suo Primo Cittadino. Quasi terminata una campagna elettorale tutto sommato tranquilla, caratterizzata da un certo fair play tra i candidati e dall’assenza di temi davvero spinosi e divisivi, è tempo di tirare le somme.
Il capoluogo messapico si prepara ad accogliere gli ultimi big nazionali: molti esponenti di Governo a sostegno dell’area di centrodestra, ultimo in ordine di arrivo il Ministro Guido Crosetto. Per l’uscente Riccardo Rossi invece, il leader dei Verdi Angelo Bonelli, mentre per l’alleanza di centrosinistra si registra la presenza di due pezzi da novanta del Movimento5Stelle. A supporto di Roberto Fusco si son visti in città l’ex presidente della Camera Roberto Fico e l’ex Premier Giuseppe Conte, che già intervenuto qualche giorno addietro – con un pienone in Piazza Vittoria – si appresta a tornare per la chiusura al Rione Paradiso. Per il PD, invece, da annotare la visita dell’ex segretario Nicola Zingaretti ma non quella di Elly Schlein. Chissà se la giovane leader non possa farsi vedere in città nelle prossime settimane, per il secondo turno, ad oggi dato quasi per scontato.
Assodato che difficilmente qualcuno supererà il 50% al primo turno (opzione comunque da non scartare a priori), la presenza di quattro candidati lascia quasi sicuramente aperta la strada del ballottaggio. Anche in questo caso le soprese sono sempre dietro l’angolo, ancor più in una situazione indecifrabile come l’eventuale secondo turno. Nel match dei ballottaggi, si sa, i giochi si riaprono quasi da zero, con due settimane di lavoro per i due candidati «finalisti», mentre si ferma la spinta propulsiva dei singoli candidati Consiglieri – che in quel caso hanno già raccolto le preferenze – e assume un peso molto importante il sostegno delle liste rimaste fuori dai giochi.
Quest’ultimo aspetto sarà molto interessante perché ciò che sulla carta appare scontato – l’appoggio eventuale dei candidati all’interno delle stesse macroaree politiche – poi non è detto si verifichi davvero.
Chissà, ad esempio, se le divisioni di inizio campagna elettorale all’interno del campo largo del centrosinistra non possano avere un peso sugli appoggi – fondamentali – per l’eventuale secondo turno. Sicuri che i DEM, scaricato poco prima il progetto con il Sindaco uscente, possano poi ritornare sui propri passi? E viceversa, è ipotizzabile che Rossi possa sostenere pubblicamente coloro che qualche settimana addietro gli hanno voltato le spalle? Lo stesso vale per il centrodestra, ovviamente. La casa dei moderati ha già faticato non poco per trovare il nome di un candidato comune, con un gioco di forze molto rischioso tra Forza Italia e i «meloniani» vicini a Fitto, che fino all’ultimo ha rischiato di far saltare il progetto unitario. A questo si aggiungono le polemiche degli ultimi giorni con la quarta area in campo, quella di Pasquale Luperti, che ha fortemente attaccato Marchionna per un’eventuale ineleggibilità in quanto amministratore unico della «Santa Teresa», partecipata della Provincia. Accusa rispedita subito al mittente dai Partiti di centrodestra che hanno rincarato la dose chiedendo a Luperti la pubblicazione dei carichi pendenti. È chiaro che in questo clima nessun sostegno incrociato – per l’eventuale secondo turno – può esser dato per scontato, a destra come a sinistra, tra ex compagni di viaggio così come tra amici di coalizione che però, fino a ieri, si attaccavano sui giornali.
Per tutte queste incognite, come sempre, ci penseranno gli elettori a dare una risposta chiara. Il voto, purtroppo o per fortuna, è sempre più slegato dalle dinamiche politiche. Sempre più estraneo al dibattito interno ai Partiti e agli accordi «di salotto».
Intanto il quadro è chiaro: quattro candidati di livello, nessuna proposta davvero debole, forse due con un base più robusta alle spalle, tante azioni e idee da raccontare e alcuni punti deboli per ognuno. Al centro i temi più importanti per la città: la crescita industriale, lo sviluppo marittimo, i grandi progetti infrastrutturali che gravitano sull’area: diversi interventi portuali, il nuovo palazzetto, il collegamento con l’aeroporto.
E ancora la promozione turistica della città, la manutenzione di strade e piazze e – soprattutto – l’impegno per garantire e far crescere il lavoro sul territorio. Questione di giorni e sapremo quale approccio, quale progetto, su questi temi, sarà stato quello vincente.

Rubrica BRINDISI VISTA DA ROMA a cura di Andrea Lezzi (Agenda 12 maggio 2023)

Nella foto da sinistra i quattro candidati alla carica di sindaco: Pasquale Luperti, Roberto Fusco, Riccardo Rossi e Giuseppe Marchionna.

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