Da una vita interrotta ne nasceranno altre: è il “miracolo” che si compie grazie all’immenso atto di generosità di due genitori che, nonostante il dolore per la perdita improvvisa di un figlio a causa di un atto brutale, hanno dato il consenso alla donazione degli organi. Il ragazzo, di 31 anni, era arrivato nei giorni scorsi al Perrino di Brindisi in condizioni molto critiche a seguito di colpi di arma da fuoco alla testa, era stato operato in urgenza e poi ricoverato in Rianimazione. Alle 21.30 di ieri, 14 febbraio, si è conclusa la fase di osservazione da parte della commissione medica per l’accertamento della morte cerebrale, cominciata nel primo pomeriggio e durata sei ore. Dopo il consenso alla donazione, anche l’Autorità giudiziaria ha rilasciato l’autorizzazione a proseguire con le attività di prelievo. È stato allertato il Centro regionale trapianti e sono stati avviati tutti i controlli di idoneità degli organi. Le operazioni sono andate avanti nella notte intorno alle 7.30 di questa mattina sono cominciate le attività di prelievo con l’arrivo di tre équipe da altri ospedali. Si tratta quindi di prelievo multiorgano, il primo del 2023. Le équipe, provenienti da Bari, Milano e Palermo, hanno lavorato insieme al team di Anestesia e Rianimazione e del Blocco operatorio dell’ospedale. Le attività si sono concluse intorno alle 17 di questo pomeriggio, con il coordinamento della dottoressa Ada Patrizio, responsabile aziendale delle attività di prelievo di organi, insieme alla dottoressa Ontina Logreco e al dottor Massimo Calò, direttore del reparto di Anestesia e Rianimazione. È vicino alla famiglia il direttore generale della Asl Brindisi, Flavio Maria Roseto: “Una perdita rappresenta sempre un grande dolore, ma la scomparsa improvvisa di un figlio è un tormento inimmaginabile. Grazie per lo straordinario gesto di altruismo che salverà la vita di altre persone”.
Effettuato prelievo multiorgano nell’ospedale «Perrino» di Brindisi
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